Una relazione durata due anni e poi finita per via dei modi violenti e prevaricatori di lui. L'uomo era ossessionato dalla donna al punto da pedinarla, appostarsi sotto casa di lei e minacciarla, includendo nelle proprie invettive anche la madre della ex compagna. Colpevole, secondo lui, di avere fatto naufragare la relazione
Tenta di sfondare porta di casa dell’ex a spallate Arrestato 30enne, già condannato altre due volte
Erano stati insieme per due anni e, in quel periodo, lei aveva già notato i suoi modi violenti e prevaricatori. I protagonisti di questa storia sono un pregiudicato catanese di trent’anni e una donna di vent’anni più grande di lui, da cui lui era ossessionato al punto di pedinarla, appostarsi sotto casa di lei, minacciare lei e sua madre per telefono. Secondo il 30enne, sarebbe stata l’anziana donna la responsabile della fine del rapporto sentimentale. E per questo motivo aveva dato il via a una serie di atti persecutori e violazioni di domicilio, che gli erano già costate due condanne.
Le vittime avevano denunciato, lui era stato arrestato, processato e poi messo ai domiciliari. Una evasione dopo l’altra, l’uomo si era presentato sotto casa delle due, urlando frasi come «Ve la faccio vedere io a tutt’e due, vi ammazzo», e altre volgarità, alle quali poi ha aggiunto una ulteriore minaccia: se uscite di casa vi sfregio con l’acido. Il 2 maggio 2018 si è presentato di nuovo nei pressi dell’abitazione delle donne con una spranga di ferro, si è introdotto nella palazzina, ha staccato il contatore dell’energia elettrica ed è salito fino all’appartamento, tentando di sfondarne la porta a spallate.
I militari di piazza Verga sono intervenuti a questo punto. Dopo un primo periodo agli arresti domiciliari, il giudice per le indagini preliminari – accogliendo la richiesta del magistrato e delle forze dell’ordine – ha ordinato la cattura e il trasferimento nel carcere di piazza Lanza.