Con “Il Viaggio – la vera storia di due ragazzi che decidono di non morire”, il dramma dei profughi arriva per la prima volta in un teatro lirico, al Teatro Massimo, con la presenza e le voci di due giovanissimi migranti, la regia di un giornalista tedesco grande esperto di migrazioni e di Mediterraneo, la musica tradizionale araba e africana. La regia è di Karl Hoffmann e di Alberto Cavallotti, la musica di Antonio Doro e Nabil Salameh. In scena oggi e anche domani alle 11.30.
I due protagonisti sono Malik Alali, arrivato dalla Siria e oggi residente in Danimarca, e di Adam Hallafa, nato in Ghana, oggi a Lampedusa. Entrambi sono sopravvissuti a un viaggio lungo attraverso deserti e mare, tra carceri, mercanti di uomini, fame, sete.
“Un viaggio – dice Hoffmann – che non prevede alberghi, ristori, divertimenti, ma che ha in palio la vita. Una storia che è insieme di disperazione e di speranza, perché entrambe fanno muovere i passi nel deserto, fanno affrontare i viaggi sui barconi. Malik e Adam adesso sono vivi, e possono raccontare quello che hanno vissuto”.
Con il quartetto d’archi del Teatro Massimo e il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo, composto da bambini di tutte le comunità migranti della città (maestro del Coro Arcobaleno, Salvatore Punturo).
Uno spettacolo che fa riflettere e fa commuovere. E che nasce nel Teatro della città la cui amministrazione ha approvato la Carta di Palermo per una radicale modifica della legge sulla cittadinanza e per il diritto alla mobilità come diritto della persona umana.
Intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Caltanissetta in una casa al piano…
Un capannone con centinaia di pezzi di ricambio rubati è stato scoperto dalla polizia, nel…
Alla fine erano più o meno cinquemila le persone che si sono unite al corteo…
Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…
Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…
Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…