Tabella H: la nostra proposta

Appostare nel bilancio della Regione 2013 circa 25 milioni di euro per la Tabella H mentre la metà delle famiglie siciliane non arriva alla fine del mese è uno scandalo. Una vergogna. Un’ingiustizia.

La Tabella, è noto, raccoglie i contributi a fondo perduto che la Regione eroga ad Enti, Associazioni, Fondazioni e quant’altro. Qui non si contesta la Tabella H: giustissimo dare un contributo a sostegno delle attività culturali. Ma un contributo non può essere pari a 300 mila, 500 mila o, peggio, un milione di euro!

Per finanziare la Tabella H bastano – e sono anche troppi – 5 milioni di euro. 

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, hanno tagliato i fondi al Cerisdi, che rappresentava una delle voci più grosso della Tabella Ha insieme con il Coppem. Il Governo ha fatto bene.

Ma il taglio dei fondi al Cerisdi diventerebbe incomprensibile se il Governo e l’Ars dovessero erogare ‘a colpi’ di 300 mila, o 500 mila o, peggio, un milione di euro altri Enti, o Associazioni, o Fondazioni.

A questo punto, lanciamo una proposta: si stabilisca un ‘tetto’ per i percettori dei contributi a fondo perduto della Tabella H. Il ‘tetto’ non dovrebbe superare i 200 mila euro. Con 200 mila euro si possono organizzare benissimo le attività culturali.

E’ importante evitare improprie commistioni: per esempio, arrotondando i fondi ai Teatri facendoli rientrare nella Tabella H.

Se poi con i fondi della Tabella H si debbono finanziare, in modo surrettizio, le attività politiche o, peggio, i singoli politici, beh, questo è un altro discorso. Sarà nostra cura, in caso di mega finanziamenti in Tabella H, denunciare non soltanto il nome dell’Ente, o dell’Associazione, o della Fondazione o, in generale, del soggetto che si ‘ammuccherà’ i soldi, ma anche il riferimento politico. Lo sputtanamento sarà totale.

Ci sembra anche importante applicare la norma che regola il funzionamento della Tabella H. Non ci stiamo inventando nulla. Ci rifacciamo a quanto affermato, qualche ano fa, in un intervento a Sala d’Ercola, dall’onorevole Giovanni Ardizzone, oggi presidente dell’Ars.

Nel suo pregevole intervento proprio sulla tabella H, Ardizzone chiese la verifica puntuale della rendicontazione. Cosa che andrebbe fatta anche quest’annno: chi chiede i soldi a norma della Tabella, H, oltre a non poter percepire più di 200 mila euro, qualora avesse usufruito del contributo nell’anno passato, dovrebbe rendicontare la spesa effettuate. Per verificare se questi soldi – che sono pubblici – sono stati spesi in ottemperanza ai fini per i quali sono stati stanziati.

Il presidente dell’Ars – visto che gli stanziamenti li approva il Parlamento – si potrebbe fare garante di questa rendicontazione.

Anche dal presidente della Regione e dall’assessore Bianchi ci aspettiamo atti concreti.

 


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