La notizia relativa a un interessamento del City Football Group per il club rosanero ha stuzzicato la fantasia dei tifosi presenti allo stadio per il test della prima squadra con la Primavera in sostituzione della gara con il Catania, 'presenza' costante nella mente degli ultras della Nord 12
Sul Palermo gli occhi dei proprietari del City Al Barbera aria di novità e profumo di derby
Un rumore di sottofondo accompagna la manovra dell’imbarcazione rosanero che ha iniziato a orientare la prua verso i playoff. È il suono di sirene arabe: i proprietari del Manchester City sarebbero interessati al club rosanero. Premessa doverosa: il Palermo, nonostante la scritta vendesi, ancora non è stato ceduto e la parola d’ordine resta comunque “prudenza” in un mondo del calcio, peraltro, che spesso disegna traiettorie imprevedibili. Ma la notizia, in attesa di capire quali saranno gli sviluppi, non è una fake news: il City Football Group, holding fondata dallo sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan e che ha già sviluppato in ambito internazionale un network con dieci squadre sparse in tutto il mondo di cui quattro (Troyes in Francia, gli spagnoli del Girona e Lommel in Belgio oltre alla punta di diamante Manchester City) in Europa, sembra intenzionato a investire anche nel mercato italiano e avrebbe messo gli occhi sul Palermo. Che è entrato nei radar della società inglese, la cui maggioranza è controllata da Abu Dhabi United Group, per le prospettive interessanti che offre in termini di bacino d’utenza e potenzialità della piazza.
La proprietà del City punta sul sodalizio di viale del Fante? L’indiscrezione, a proposito della quale il presidente Mirri resterebbe con un ruolo più defilato ma sempre come punto di riferimento dei nuovi investitori soprattutto per il suo legame con il territorio, stuzzica ovviamente la fantasia dei tifosi. Che questa mattina non parlavano d’altro mentre si avvicinavano allo stadio Renzo Barbera per assistere al test organizzato dalla prima squadra per celebrare l’ottima stagione disputata dalla formazione Primavera nonostante la sconfitta per 3-1 a Cesena contro il Padova nella finale playoff per la promozione in Primavera 2. L’amichevole – alla quale non hanno preso parte il portiere Pelagotti reduce da un intervento chirurgico già programmato in precedenza e il difensore Marconi alle prese con un problema muscolare al polpaccio e nell’ambito della quale vanno segnalati gli infortuni rimediati dal portiere Massolo (trauma cranico non commotivo in seguito ad uno scontro fortuito con Perrotta) e dal terzino destro Buttaro (noia all’adduttore) – è terminata 8-1 per gli uomini di Baldini ma, facendo riferimento al quadro esposto presso l’impianto di viale del Fante, oggi più dei contenuti contava la cornice. Colorata dalla nutrita presenza dei tifosi (circa 2.500 i sostenitori presenti, tra famiglie e gruppi organizzati, nell’anello inferiore della tribuna) accorsi allo stadio per incitare la squadra in vista della gara esterna con il Bari di domenica prossima, valida per l’ultima giornata della regular season, e ‘simulare’ un’atmosfera da derby in sostituzione del match con il Catania annullato in seguito all’esclusione degli etnei dal campionato.
Il Catania? Non c’era ma c’era, fisicamente assente ma presenza costante nella mente degli ultras della Curva Nord 12 che, come se inconsciamente rifiutassero l’idea di un ‘nemico’ sportivamente morto, quasi senza soluzione di continuità hanno intonato i soliti cori contro i rossoazzurri (sfottò e anche forza vulcano tra i leitmotiv del loro repertorio) per sentirsi vivi e tenere accesa una rivalità ridimensionata nella giornata odierna dalla mancata disputa di una partita emotivamente speciale. «È normale che escludere una squadra a tre giornate dalla fine significa stravolgere il campionato – ha dichiarato il tecnico rosanero Silvio Baldini al termine del test con la Primavera scandito dai gol di Brunori e Soleri, autori entrambi di una doppietta, in aggiunta agli acuti di Crivello, Silipo, Floriano e Damiani oltre al gol della bandiera dei baby rosa firmato Salvia – gare come questa sono l’essenza del calcio e la gente si avvicina a questo sport proprio per partite del genere. Mi dispiace moltissimo per il Catania. Tutti sapevano che sarebbe finita in questo modo ma escludere gli etnei a tre giornate dalla fine è come avere prolungato una lenta agonia e questo non è giusto». Inevitabile un flash anche sul tema del giorno in casa rosanero: «Non so nulla del presunto interessamento dei proprietari del City – conclude il tecnico – ma è un qualcosa che fa piacere e che porta entusiasmo in vista dei playoff».