Strage Capaci, sul sito del Csm pubblicata l’ordinanza che ha aperto il maxi-processo

Nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci il Consiglio superiore della magistratura (Csm) onora «l’impegno e il sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, degli uomini della scorta e dei tanti altri servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria esistenza al servizio delle Istituzioni», pubblicando sul suo sito una serie di atti che documentano «momenti fondamentali della storia della magistratura e del Paese», a partire dalla monumentale sentenza-ordinanza (8.608 pagine divise in 40 volumi) che fu l’atto iniziale del primo maxi-processo a Cosa nostra. Un provvedimento che fu il frutto del lavoro del pool antimafia e, in particolare, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che ne terminarono la redazione confinati all’interno del carcere dell’Asinara. L’isola della Sardegna, dove erano stati mandati per ragioni di sicurezza, insieme alle loro famiglie, all’indomani degli omicidi del commissario Beppe Montana e del vicequestore Ninni Cassarà

La sezione contiene – oltre a molti altri atti giudiziari relativi al fenomeno mafioso – anche le sentenze di primo grado, di appello e di legittimità del maxi-processo, e le pronunce intervenute nei processi celebrati per la strage di Capaci (tra cui anche le sentenze di primo grado e di appello pronunciate nel processo Capaci bis e la sentenza di primo grado della Corte di Assise di Caltanissetta del 20 ottobre del 2020 che ha stabilito la responsabilità penale anche di Matteo Messina Denaro (all’epoca ancora latitante) per le stragi di Capaci e di via d’Amelio. Il processo di appello è attualmente in corso avanti alla Corte di Assise di appello di Caltanissetta. Nella sezione del sito dedicata a Giovanni Falcone sono reperibili numerosi atti estrapolati dal fascicolo personale del magistrato e dagli archivi del Csm relativi alla vita professionale del magistrato, raccolti in un volume curato dal Consiglio Superiore della Magistratura e pubblicato in occasione del venticinquesimo anniversario della morte. Nella sezione del sito dedicata a Francesca Morvillo sono pubblicati diversi atti che consentono di ripercorrerne la carriera e ne testimoniano «l’impegno civile e le eccezionali doti professionali».


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