Abbandonato il blu, che aveva indotto due bravi figlioli come nadal e djokovic a minacciare inenarrabili conseguenze - addirittura la diserzione dal torneo di madrid, roba da far accapponare la pelle a cristiano ronaldo e luis figo, pazientemente in attesa di bel tennis - da ormai quattro giorni sul rosso del foro italico, a roma, l'élite del tennis sta affrontando l'ultima tappa prima della madre di tutti i tornei in terra rossa, il roland garros. Passate queste giornate tra ameni presenzialismi che vogliono essere snob - e in fondo lo sono sine nobilitate - e defilé tristi di ragazze e ragazzi che non sembrano neanche belli tanto sono occupati a farsi vedere, da oggi si dovrebbe vedere un tennis un poì più interessante. Qualcosa è già successo, ma niente di particolarmente sconvolgente. In genere, i primi giorni di un master 1000 ci si occupa degli italiani, tanto dal giovedì in giro non ce ne sono più. Delle eccezioni diremo tra un po', per adesso occupiamoci della norma. Al via erano presenti 6 ragazze e 5 maschietti, cominciamo dalle prime. La schiavone ha mostrato, oltre alla solita innata simpatia, condita da una sprizzata di coprofilia tanto per non farci mancare niente in sala stampa, una preoccupante involuzione. Per un'atleta che sia avvia ai 32 anni sarebbe anche abbastanza naturale, ma 10 sconfitte nelle ultime 12 partite sembrano un po' troppe per quella che, bene o male, ha fatto le due ultime finali sulla sacra terra rossa parigina. Che la vista della tour eiffel possa essere sufficiente per rianimare una giocatrice anche mentalmente scarica possono crederlo i suoi tifosi e i dirigenti della nostra beneamata fit, i guardoni professionisti hanno più di qualche dubbio. Le altre ragazze hanno fatto il loro qualcuna più, come la rediviva knapp, capace di vincere il derby con la vinci e di portare la cibulkova al terzo; e qualcuna meno, visto che la errani continua a vincere torneini facili per crollare al cospetto di qualsiasi top10, e che la brianti poteva onorare un po' meglio la wc offertale dalla federazione.