Il tifoso del Calcio Catania, condannato a otto anni per l'omicidio dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, non ha infranto il divieto di partecipare alle manifestazioni sportive che aveva a carico. Lo ha stabilito il Tribunale etneo. La Procura aveva chiesto un anno e quattro mesi di reclusione
Speziale, assolto da violazione Daspo «Seguire allenamento non viola norma»
Antonino Speziale è innocente: Il Daspo non impedisce di assistere agli allenamenti della squadra. È la motivazione che si evince dalla sentenza della terza sezione penale del Tribunale di Catania, che ha assolto il tifoso – condannato a otto anni in via definitiva per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti – dall’accusa di avere violato il divieto di accedere alle manifestazioni sportive che gli era stato comminato.
La Procura aveva chiesto la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione e una multa di 15mila euro. La ragione riguardava la sua presenza l’8 agosto del 2010 agli allenamenti della formazione rossazzurra nell’impianto sportivo Torre del Grifo. Presente in aula, dopo la lettura della sentenza Speziale commenta: «Ho sempre rispettato il Daspo. Non ho mai assistito ad alcuna partita e non pensavo di violare alcuna norma andando ad assistere ai semplici allenamenti».