«Mi risulta che i membri dell'equipaggio stanno bene», rassicura il presidente della Federazione armatori siciliani Fabio Micalizzi. In attesa di notizie più precise, ha già annunciato che presenterà un esposto alla procura di Roma per chiarire i fatti
Spari a pescherecci siciliani da motovedetta libica «Sono riusciti a scappare e stanno facendo ritorno»
Due pescherecci iscritti al compartimento marittimo di Catania il Salvatore Mercurio e Luigi Primo sono stati presi a colpi di arma da fuoco da una motovedetta libica. I due motopesca si trovavano nel Canale di Sicilia dove attualmente si pratica anche la pesca di tonni e pesce spada. «Sono riusciti a scappare. Hanno sentito gli spari. Stanno tornando». Così ha dichiarato il presidente della Federazione armatori siciliani Fabio Micalizzi che è ancora in attesa di notizie più precise su quanto accaduto. «Tra due giorni saranno in Sicilia. Mi risulta che i membri dell’equipaggio stanno bene. In ogni caso la Federazione armatori siciliani si attiverà – ha aggiunto Micalizzi – per capire effettivamente dove è avvenuto questo nuovo ennesimo episodio perché per noi i pescatori nostri erano in acque internazionali».
Micalizzi ha anche già annunciato la presentazione di un esposto alla procura di Roma «per chiedere di accertare i fatti visto che i pescherecci moderni sono dotati di una sorta di navigatore, il blue box, che comunica con esattezza la posizione. Anche i comuni cittadini su Internet possono seguire». Il presidente della Federazione armatori siciliani ha ricordato anche dell’episodio dei 18 pescatori sequestrati «quando presentammo una denuncia alla procura della Repubblica di Roma, che attivò una inchiesta che non sappiamo come sia andata a finire e non ci risulta archiviata. Ora integreremo la denuncia con questi nuovi fatti».