Il settore della formazione professionale e distrutto. Impegni assunti e disattesi dal governo crocetta. E lepilogo del fallimento totale come per la vicenda della cessione del cefop in amministrazione straordinaria
Spallino (Uslal): “Per situazioni eccezionali servono risposte eccezionali”
IL SETTORE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DISTRUTTO. IMPEGNI ASSUNTI E DISATTESI DAL GOVERNO CROCETTA. E LEPILOGO DEL FALLIMENTO TOTALE COME PER LA VICENDA DELLA CESSIONE DEL CEFOP IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
Presidente Crocetta le situazioni eccezionali vanno affrontati con provvedimenti altrettanto eccezionali. Si faccia carico di costituire, come più volte ha annunziato, lAgenzia Unica regionale della formazione”.
A dichiararlo Nino Spallino, Segretario regionale del sindacato autonomo Uslal Scuola e Formazione professionale.
Continuare in questo modo è impossibile perché nessuna delle parti in causa si può dichiarare soddisfatto – sostiene il dirigente sindacale – agli allievi non viene garantito il servizio, agli operatori viene di fatto negato il diritto alla continuità lavorativa e retributiva ed agli enti formativi non viene assicurato, nel rispetto delle modalità fissate dalla stessa Amministrazione regionale, il flusso finanziario indispensabile per lo svolgimento delle commesse formative.
Ma i primi a non essere soddisfatti – puntualizza Spallino – dovrebbero essere il presidente Rosario Crocetta, gli assessori regionali al Lavoro, Giuseppe Bruno ed alla Formazione professionale, Nelli Scilabra e la dirigente generale ai due rami dellamministrazione attiva, Anna Rosa Corsello. Tutti impegnati a dare assicurazioni che puntualmente disattendono. Tutti consapevoli della drammaticità del momento, ma incapaci di riconoscere che i rimedi che hanno messo in campo si sono rivelati più dannosi del male che volevano curare.
Le tante osannate procedure introdotte da questo Governo regionale – precisa Spallino – si sono rivelate più dannose di una grandinata in un vigneto nel mese Agosto quanto cera di buono è stato distrutto con il silenzio della politica con diecimila famiglie lasciate nella disperazione senza una seria prospettiva per il futuro.
Gli operatori degli sportelli, prima selezionati e poi opportunamente qualificati con risorse pubbliche, costretti a vivere sotto ricatto – stigmatizza – il segretario regionale dellUslal Scuola e Formazione professionale; costretti ad accettare la precarizzazione pur di lavorare per pochi mesi. Loscena proposta dei contratti a progetto offende la dignità dei lavoratori penalizzandoli economicamente e normativamente . Forse questo fa parte del programma rivoluzionario del presidente Rosario Crocetta? E forse questo il modo di evitare la macelleria sociale più volte annunciato dal governatore della Sicilia?
E che dire dellultimo atto della tragedia dei dipendenti del Cefop in amministrazione straordinaria? – sottolinea Spallino. Qualcuno ha sfogliato la margherita prima di ufficializzare quello che già aveva in mente di fare. Si può vendere si, non si può vendere no. Lapprossimazione dellamministrazione regionale si è manifestata senza più veli.
Se è vero, come più parti sostengono, che la dottoressa Corsello avrebbe dato alle parti interessate lassenso alla vendita – tuona il sindacalista – la stessa ha il dovere di spiegare agli operatori le motivazioni che lhanno portata a cambiare rotta.
Ma cè di più: la dirigente generale dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale – conclude Spallino – dovrebbe ora spiegare ai lavoratori del Cefop in amministrazione straordinaria come intende garantire loro loccupazione.
Foto di prima pagina tratta da siciliaonpress.com