L'orto botanico di palermo, il secondo in europa per importanza, rischia il collasso se non si trova una soluzione per stabilizzare i 23 giardinieri che durante l'anno, da 25 anni a questa parte, si occupano con competenza. Professionalità e passione della cura delle rare piante che vi alloggiano. Questi giardinieri svolgono il loro lavoro grazie a 50 giornate lavorative messe a disposizione dall'università (troppo poche) e 129 giornate che erano finanziate grazie alla legge regionale numero 19 del 1996 (ex tabella h). Adesso le giornate si sono esaurite e i lavoratori, protesteranno occupandosi ugualmente delle piante che ovviamente amano.
Sos per lOrto Botanico di Palermo
L’Orto Botanico di Palermo, il secondo in Europa per importanza, rischia il collasso se non si trova una soluzione per stabilizzare i 23 giardinieri che durante l’anno, da 25 anni a questa parte, si occupano con competenza. professionalità e passione della cura delle rare piante che vi alloggiano. Questi giardinieri svolgono il loro lavoro grazie a 50 giornate lavorative messe a disposizione dall’Università (troppo poche) e 129 giornate che erano finanziate grazie alla legge regionale numero 19 del 1996 (ex tabella H). Adesso le giornate si sono esaurite e i lavoratori, protesteranno occupandosi ugualmente delle piante che ovviamente amano.
A raccontare questa storia è il parlamentare regionale del Pd, Giuseppe Apprendi. L’Orto Botanico di Palermo, tra i più noti dEuropa, è gestito dallUniversità di Palermo e, in particolare, dallistituto di Botanica. E non potrebbe essere altrimenti, perché è un luogo che richiede la presenza di personale altamente specializzato. LOrto botanico svolge anche unimportantissima funzione didattica, se è vero che, nel corso degli anni, centinaia di migliaia di studenti siciliani – e non solo siciliani – hanno seguito i corsi di Botanica avendo la possibilità di conoscere dal vivo piante ordinarie e, soprattutto, rare.
LOrto botanico, anche se gestito da personale altamente qualificato – cioè, come già detto, dallUniversità di Palermo – ha anche bisogno di giardinieri di grande esperienza e professionalità. Cosa che, come sottolinea giustamente il parlamentare regionale Apprendi, è stata assicurata dai 23 giardinieri dei quali, per motivi non ancora chiari, lUniversità di Palermo vorrebbe adesso fare a meno.
Ogni anno – ricorda ancora il deputato di Sala dErcole del Pd – lOrto Botanico di Palermo è meta di migliaia di visitatori che arrivano da ogni parte del mondo. La nostra città non può permettersi di depauperare questo importante patrimonio culturale e scientifico.
Apprendi comunica di aver chiesto all’assessore regionale alle Risorse agricole Elio D’Antrassi, un incontro specifico, anche con l’Università, per trovare una adeguata soluzione.