Sorpresa: Crocetta e quattro assessori si tengono i soldi del Partito…

A quanto pare, il problema della diaria parlamentare non riguarda solo alcuni parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle. A quanto pare a tenersi tutti i soldi ci sono anche alcuni esponenti politici siciliani che, invece, dovrebbero versare una parte della diaria al Partito.

Nel caso della Sicilia, però, a tenersi i soldi in tasca non sono i deputati grillini di Sala d’Ercole che, com’è noto, ogni mese prendono 2 mila e 500 euro più i rimborsi, lasciando tutto il resto della diaria parlamentare al Fondo regionale per il microcredito.

A non versare una parte – peraltro piccola – della diaria al Partito sono, sorpresa delle sorprese, 5 autorevoli esponenti del PD siciliano!

Possibile? A noi la notizia è sfuggita perché venerdì pomeriggio eravamo sì presenti al San Paolo Palace ma, a un certo punto, siamo andati via, perdendo l’intervento di Tonino Russo. E da Tonino Russo è partita una denuncia precisa: da nove mesi, cioè da quando si sono insediati, mettendoci dentro anche luglio, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e quattro assessori regionali di area PD (Luca Bianchi, Maria Lo Bello, Nino Bartolotta e Nelli Scilabra) non hanno mai versato la quota al Partito.

Attenzione: non è una cifra iperbolica. Nel PD ogni parlamentare regionale versa, ogni mese, mille e 500 euro al Partito. Non è una somma ‘pazzesca’, considerato che deputati e assessori regionali si portano a a casa, ogni mese, da 17 a 18 mila euro a testa.

Rintracciato al telefono, Tonino Russo precisa: “Sono certo che, sia nel caso del presidente Crocetta, sia nel caso dei quattro assessori, si tratta di una dimenticanza non loro, ma dei loro collaboratori. Sono altrettanto certo che, domani mattina, il presidente Crocetta e i quattro assessori faranno partire un bonifico di 13 mila e 500 euro cadauno in favore del Partito”.

Tra l’altro – ma ovviamente questa è una coincidenza – sui giornali, nei giorni scorsi, abbiamo letto che i dipendenti del PD siciliano rischiano di finire in Cassa integrazione. E se finiscono in Cassa integrazione, beh, è perché nelle ‘casse’ del PD siciliano non ci sono soldi per pagarli.

Altra precisazione degna di nota: a differenza del presidente della Regione e degli assessori, i dipendenti del PD siciliano non guadagnano 17-18 mila euro al mese, ma appena mille e 200 euro al mese.

Un pensiero ‘malevolo’ – che ovviamente non è il nostro, ma che potrebbe essere l’amaro frutto dell’oggettività delle cose – potrebbe mettere in collegamento diretto i soldi che il presidente Crocetta e i quattro assessori non versano con il rischio di Cassa integrazione dei dipendenti del PD siciliano…

Ma si tratta solo, ovviamente, di un’iperbole. In realtà, anche noi siamo convinti che domani il presidente della Regione Crocetta e i quattro assessori si catapulteranno a versare i soldi che, per un disguido, fino ad oggi sono rimasti nelle loro tasche.

Anche perché sarebbe veramente paradossale che un Partito che è al Governo della Regione metta in Cassa integrazione i propri dipendenti perché il presidente e quattro assessori regionali – tutti del Pd – non versano ogni mese il dovuto.  

Ci mancherebbe pure questa, al PD siciliano: da tre mesi i giornali nazionali non fanno altro che parlare dei parlamentari grillini che vorrebbero lasciare il loro Partito per tenersi la diaria parlamentare. In quel caso non parliamo di mille e 500 euro al mese, ma di 12-13 mila euro al mese. Ora, finire sui giornali per mille e 500 euro al mese sarebbe veramente da…

Ultima domanda a Tonino Russo: e se il presidente Crocetta e i quattro assessori non ‘cacceranno’ i 13 mila e 500 euro? “Non prendo nemmeno in considerazione tale ipotesi – ci risponde Russo -. Il presidente Crocetta, poi, è un uomo che ha fatto della correttezza e dell’etica uno stile di vita. Ripeto: sono cero che, domani, il presidente farà partire un bonifico in favore del Partito. E la stessa cosa faranno i quattro assessori regionali”.

Insistiamo: e se non faranno il versamento? Tonino Russo: “Non succederà. Ma se dovesse succedere – ipotesi molto remota – porrò la questione alla direzione regionale del Partito”.

Sarà. Noi, però, per completezza d’informazione, dobbiamo ricordare che il presidente Crocetta, all’Ars, ha aderito al gruppo parlamentare del Megafono o lista Crocetta che sia. Certo, l’ha fatto per consentire al suo gruppo di raggiungere il numero di parlamentari che dà diritto al finanziamento che spetta allo stesso gruppo parlamentare (comportamento non esattamente morale: se il Megafono è una costola del Pd perché pesare sulle ‘casse’ pubbliche, ovvero sui conti dell’Ars che paga un gruppo parlamentare in più?). .

Infatti Crocetta ripete a destra e a manca: “Il PD è il mio Partito”. Sarà così anche per l’obolo suo e dei quattro assessori?

Vedremo come andrà a finire.

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