Gli uomini della guardia di finanza hanno trovato contenitori con migliaia di pagine di fascicoli legati all'inchiesta sui processi condizionati nella procura aretusea. Il ritrovamento è avvenuto a oltre un metro e mezzo di profondità in un terreno nella zona di viale Epipoli, vicino al centro commerciale Fiera del Sud della società Open Land
Sistema Siracusa, ritrovati documenti sottoterra L’area in cui erano interrati è del gruppo Frontino
Documenti e fascicoli riconducibili alla vicenda sistema Siracusa sono stati trovati dagli uomini della guardia di finanza, probabilmente grazie alla collaborazione di qualcuno degli addetti ai lavori, sotterrati in un’area privata nella zona di viale Epipoli. Il terreno in cui le Fiamme gialle, con l’aiuto di un trattore, hanno scovato migliaia di pagine nascoste a oltre un metro e mezzo di profondità è risultato essere nelle disponibilità del gruppo imprenditoriale Frontino cui appartiene anche la società Open Land che si è occupata della realizzazione del centro commerciale Fiera del Sud.
Era l’inizio di febbraio quando un’operazione congiunta fra la procura di Roma e quella di Messina aveva portato all’arresto di 15 persone con l’accusa di aver condizionato processi con l’obiettivo di favorire frodi fiscali e bancarotte fraudolenti. Fra gli affari al centro dell’inchiesta anche quello relativo alla realizzazione centro commerciale Fiera del Sud nella periferia del capoluogo aretuseo, vicino all’area in cui sono stati ritrovati i contenitori con i fascicoli che potrebbero rivelare il coinvolgimento di altre persone rimaste finora fuori dalle indagini.
Tra i registi del cosiddetto sistema Siracusa, stando alla ricostruzione degli inquirenti, ci sarebbero stati Giancarlo Longo, nel suo ruolo di magistrato in servizio presso la procura di Siracusa – che si trova attualmente agli arresti domiciliari – e Giuseppe Calafiore, in qualità di avvocato del foro aretuseo e difensore delle società Open Land – che rimane ancora in carcere. In particolare, l’ex pm aretuseo è accusato, fra le altre cose, anche di aver corrotto il consulente tecnico d’ufficio, Salvatore Maria Pace – anche lui coinvolto nell’operazione di inizio febbraio. Lo scopo sarebbe stato quello di far redigere a Pace delle consulenze economicamente favorevoli alle società riferibili al gruppo Frontino e patrocinate dall’avvocato Calafiore. Fra queste, appunto, anche la Open Land nell’ambito del procedimento di risarcimento chiesto al Comune di Siracusa in seguito al presunto ritardo nel rilascio della concessione per la realizzazione del centro commerciale.