La protesta prevista per domani è saltata dopo la notizia che la società ha concordato per domani un incontro con Rfi. A rischio c'è il futuro di 260 operai. La riunione con le organizzazioni sindacali è slittata al 24 maggio
Sis, revocato lo sciopero contro tagli Domani presidio davanti la prefettura
Potrebbe aprirsi uno spiraglio per i 260 operai del cantiere ferroviario di Palermo. Lo sciopero annunciato dai sindacati e previsto per domani, infatti, è saltato dopo la notizia che la Sis ha concordato per domani un incontro con Rfi. La protesta delle maestranze era stato proclamato in concomitanza con la riunione tra l’azienda e i sindacati, convocata per domani negli uffici della direzione territoriale, per discutere della procedura di licenziamento collettivo degli operai. La riunione con le organizzazioni sindacali è slittata invece al 24 maggio.
Le organizzazioni dei lavoratori revocano lo sciopero, ma indicono un presidio sotto la Prefettura alle 16 di domani. Feneal, Filca e Filllea: «Sollecitiamo il prefetto De Miro a convocarci e a intervenire». In una lettera del 26 aprile scorso, i sindacati avevano chiesto al Prefetto la costituzione di un tavolo tecnico presso cui convocare le parti per scongiurare il licenziamento dei lavoratori e il rischio del mancato proseguimento dell’opera. I sindacati hanno già annunciato il loro no alla firma di qualsiasi accordo sui licenziamenti «sino a quando non sarà fatta chiarezza».