Sinalp, al via la diffida all’accoppiata Scilabra-Corsello per omessa pubblicazione Albo

CRESCE IL CONTENZIOSO NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, DOVE IL GOVERNO REGIONALE RISCHIA DI VEDERSI SCOPPIARE TRA LE MANI LA BOMBA SOCIALE.

Piomba come un macigno la prima diffida per comportamento omissivo sulle teste dell’assessore Nelli Scilabra e della dottoressa Anna Rosa Corsello. A depositare la costituzione in mora e l’intimazione ad adempiere entro dieci giorni, la Confederazione sindacale nazionale autonoma dei lavoratori e dei pensionati (Sinalp) che ha contestato la mancata pubblicazione ad oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (Gurs) dell’Albo degli operatori della formazione professionale, previsto dall’articolo 14 della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976.
“La mancata pubblicazione in Gurs – ha riferito Mario Mirabile, coordinatore regionale Interventi formativi del Sinalp – ha certamente comportato un danno a quegli operatori aventi diritto e un ingiusto vantaggio ad altri soggetti ivi inseriti e comunque sprovvisti dei requisiti richiesti , come accaduto per il reclutamento degli operatori degli Sportelli multifunzionali attraverso il bando Spartacus”.

Nella nota di diffida il Sinalp ha richiamato l’atto amministrativo emanato dall’amministrazione regionale che ad oggi risulta monco della pubblicazione in Gazzetta. Si tratta del decreto assessoriale n. 38/Gab dell’11 ottobre 2013 a firma congiunta Scilabra e Corsello che all’artico 3 hanno subordinato l’approvazione definitiva dell’albo e la relativa pubblicazione in Gurs al completamento delle procedure di verifica della veridicità dei dati auto dichiarati ai fini dell’utile inserimento.
Controlli e verifiche che avrebbero dovuto concludersi entro trenta giorni dalla pubblicazione sul sito istituzionale. Secondo quanto previsto dall’art. 7 del citato decreto assessoriale n.38, è stato pubblicato l’Albo sul sito web istituzionale dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale.
Ciò che invece emerge come comportamento omissivo è proprio la mancata pubblicazione della graduatoria definitiva dell’Albo. Di giorni ne sono trascorsi non solo trenta ma addirittura altri sessanta.

“Ad oggi tutti gli operatori del settore – ha rimarcato Mirabile – hanno avuto modo di constatare lo stato permanentemente omissivo da imputare all’assessore Scilabra e alla dottoressa Corsello in ordine a tali specifiche e tassative disposizioni. Per altro verso, poiché la responsabilità dell’aggiornamento e pubblicazione in Gazzetta dell’Albo ricade sull’assessore pro tempore non si comprende la sua assoluta inerzia nei confronti di eventuali inadempimenti del dirigente generale”.
Il Sinalp quindi, a tutela dei diritti degli aderenti e degli operatori ha preso “carta e penna” per confezionare un atto di costituzione in mora e richiesta di risarcimento di tutti i danni occorsi.

Chiaro il richiamo all’articolo 328, primo comma del Codice penale, citato nella nota di diffida. Il che significa che, trascorsi infruttuosamente i dieci giorni indicati nell’atto di diffida, il Sinalp provvederà ad intraprendere le opportune azioni presso le competenti sedi.
Riportiamo per chiarezza il testo dell’articolo 328. “Il pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico, o di igiene e sanità deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni”.
La diffida del Sinalp si aggiunge alle quelle già “incassate” a vario titolo dal Governo regionale che nel settore della formazione professionale ha tradito le buone intenzioni e l’auspicio di una riforma vera ed equa. Tra proclami, incompetenza, inadeguatezza e incomprensibile confusione il presidente Crocetta, con l’avvio del 2014, risucchiato nella spirale del contenzioso con enti, sindacati e lavoratori, rischia di vedersi scoppiare tra le mani la bomba sociale. Un settore al limite della sopportazione pronto a degenerare nel caos.


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