Lo Stato salda il debito dell'ex Ato, riducendo però i trasferimenti annuali agli enti locali coinvolti. Una scelta ritenuta ingiusta da alcuni sindaci che, per questo, hanno deciso di rivolgersi alle vie legali. «Decisione assurda» afferma Mauro Mangano, mentre un più prudente Pippo Ferrante spiega: «Capire meglio»
Simeto Ambiente, pagati crediti del consorzio Simco Ministero versa la cifra ma riduce entrate ai Comuni
Il consorzio Simco, la società incaricata di gestire il servizio rifiuti nei 18 comuni facenti parte dell’allora Simeto Ambiente Ato 3 CT, ha chiesto ed ottenuto il pagamento di quindici milioni e mezzo di debiti per servizi resi ai Comuni. La maxi somma, pagata da una società partecipata dal ministero dell’Economia, sarà recuperata dal governo centrale riducendo i trasferimenti annuali verso i nove enti debitori. Nel dettaglio, i Comuni che vedono le proprie casse traballanti sono Paternò che deve circa cinque milioni e 300 mila euro, Adrano con tre milioni e 400 mila euro, Biancavilla con due milioni e 600 mila euro, Misterbianco due milioni 600 mila euro, Santa Maria di Licodia un milione e duecento mila euro, Motta Sant’Anastasia 850 mila euro, Belpasso 450 mila euro, San Pietro Clarenza 219 mila euro, Ragalna 191 mila euro.
Le cifre sono maturate nel periodo in cui Catania Simeto-Ambiente, alla fine primo decennio del 2000, aveva avuto difficoltà a riscuotere le fatture emesse e destinate agli utenti. Questi, tra l’altro, per questo motivo non volevano pagare le bollette da loro definite non «confacenti» al servizio offerto. «Riteniamo che sia una cosa assurda – ha detto a Meridionews il sindaco di Paternò Mauro Mangano – il consorzio ha due tipologie di crediti e potrebbe da parte sua pagare queste cifre e non prenderle dai Comuni. Per tale ragioni abbiamo deciso di adire per le vie legali contro l’Ato». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Santa Maria di Licodia Salvatore Mastroianni: «Abbiamo dato mandato al nostro avvocato il quale deve tutelare gli intessi del nostro comune. Vogliamo vederci chiaro su tale vicenda. Il tutto è da collegare, a mio avviso, alla mancata riscossione da parte di Simeto-Ambiente».
Più prudente la posizione del sindaco di Adrano Pippo Ferrante: «Devo capire a cosa si riferisce il debito che ci viene attribuito – spiega il primo cittadino – A suo tempo ho firmato un piano di rientro con al Regione la quale anticipava soldi ai Comuni dell’Ato per consentire alla Simeto Ambiente di avere liquidità e saldare i suoi fornitori». Intanto dalla società in liquidazione si specifica che tra Simeto Ambiente e Consorzio Simco è da tempo in atto un contenzioso, proprio su questa vicenda dei crediti vantati dal quest’ultimo. Che avrebbe chiesto anche il pagamento degli interessi maturati in tutti questi anni, che ammontano circa a cinque milioni di euro.