Qualche settimana fa il presidente della regione, rosario crocetta, la buttata sullo scherzo: noi del megafono stiamo lavorando per prendere più voti del pd al senato. Purtroppo - per il pd siciliano - quella del governatore, stando allaria elettorale che si respira, non è una battuta: è, al contrario, una concreta possibilità.
Sicilia, elezioni al Senato: se vincerà il centrosinistra al Megafono 9-10 senatori
Qualche settimana fa il presidente della Regione, Rosario Crocetta, la buttata sullo scherzo: Noi del megafono stiamo lavorando per prendere più voti del Pd al Senato. Purtroppo – per il Pd siciliano – quella del governatore, stando allaria elettorale che si respira, non è una battuta: è, al contrario, una concreta possibilità.
Anzi, per essere precisi, le concrete possibilità sono due. La prima è che il centrosinistra, al Senato, sembra in vantaggio. Non per merito del Pd siciliano, che ovviamente perderà una barca di voti ma, appunto, grazie il Megafono di Crocetta che nel territorio va come il vento. I fedelissimi del presidente della Regione girano in lungo e in largo i Comuni della Sicilia da oltre due mesi. E i risultati ci sono.
Ormai non cè Comune dove non siano sorti Circoli per Crocetta. Quindi tanti Sindaci che, ormai, non si rivolgono più ai Partiti politici di riferimento, ma al governatore. Per non parlare dei tanti parlamentari dellArs che, avendo lasciato i partiti dove militavano, parlano soltanto con Crocetta.
Così, mentre il Megafono farà il pieno di voti grazie a unorganizzazione capillare nel territorio dellIsola, il Pd, tra Roma e Palermo, ha trovato il modo per auto-incaprettarsi.
Lauto-incaprettamento romano ha un nome e cognome: Mario Monti. Bersani è sempre stato alleato del Professore. Daccordo con il leader della Cisl nazionale, Raffaele Bonanni, ha deciso che una parte consistente dei voti dellorganizzazione sindacale dovranno andare a Monti (lo si è visto ieri a Palermo, dove alla manifestazione del Presidente del Consiglio a riempire la sala ha pensato la Cisl).
Solo che i voti che la Cisl riverserà sul Partito del Professore saranno, per forza di cose, voti in meno per il Pd. Una bella fregatura.
Poi cè la seconda fregatura, tutta siciliana. Giuseppe Lumia, che sarebbe stato bocciato alle primarie del Pd siciliano, si è rifugiato sotto le ali del Megafono. Allinizio loperazione è sembrata una furbata pro-Pd. Invece, come aveva cercato di far notare, ad esempio, Franco Piro – bravo dirigente del Pd, forse troppo intelligente per avere credito in questo Partito di Cimabue-fai-una-cosa-e-ne-sbagli-due – è stata una grande castroneria politica ed elettorale.
Perché, adesso, di fatto, Lumia cerca voti non per il Pd – Partito del quale resta dirigente – ma per il Megafono, che lo eleggerà Senatore ma dove non è e non sarà molto amato. La verità è che Crocetta sta dimostrando di essere, conti elettorali alla mano, il più bravo di tutti.
Grazie alla presenza del Movimento politico del presidente della Regione, il centrosinistra, in Sicilia, dovrebbe battere il centrodestra al Senato. Allinterno del centrosinistra, il Pd dovrebbe perdere una consistente parte dei voti della Cisl e i voti di Lumia che fa votare Megafono. E dovrà provare a recuperare i voti di Nino Papania a Trapani e di Mirello Crisafulli a Enna. Questi due dirigenti, sbattuti fuori dalle liste del Pd in nome di un moralismo politico farisaico, potrebbero essere – e ne avrebbero motivo – un po infastiditi. E dovrebbero votare per quelli che li hanno penalizzati. Li voteranno?
In ogni caso, il Megafono, a prescindere da Papania e Crisafulli, ha tutti i numeri per battere il Pd. Che succederebbe nel caso in cui, al Senato, dovesse vincere il centrosinistra con il Megafono primo Partito?
Semplice: chi vince, è noto, si prende 14 dei 25 seggi disponibili. Se vince il centrosinistra – cosa probabile – i 14 seggi vanno appunto, al centrosinistra. Se, allinterno dello stesso centrosinistra, come già accennato, a prendere più voti sarà il Megafono, ebbene, questo Partito conquisterà 8-9, forse anche 10 seggi (bisognerà capire quali formazioni politiche del centrosinistra raggiungeranno il 3 per cento).
Morale: il Megafono si ammuccherebbe 9-10 seggi. Lasciando al Pd 3 o 4 seggi. Ne restituirebbe solo uno al Pd (Lumia), mentre il resto servirebbe per costruire, in Sicilia, un vero Movimento di sinistra. Anche se la Regione, a settembre, chiuderà bottega per problemi finanziari, Crocetta avrà fondato un Partito.
Di fatto, anche senza volerlo, il Pd siciliano avrebbe fatto, finalmente, una cosa utile!