Sfascio Consorzi Asi/ La Cisl: “La dottoressa Giammanco e Nicosia hanno fatto solo danni”

L’eredità dei Governi Lombardo pesa come un macigno sul nuovo esecutivo regionale in via di formazione e, soprattutto, sui lavoratori. A cominciare dai dipendenti degli ex Consorzi Asi, che dallo scorso settembre sono senza stipendio. E questo grazie all’ex presidente, Raffaele Lombardo, che proprio sui Consorzi Asi ne ha combinato di tutti i colori.

A ricordarlo è una lettera  che la Cisl di Caltanisetta ha inviato al nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta. Nella lettera vengono ricostruiti i guasti prodotti da Lombardo & compagni in questo settore. In calce, le firme di Gianfranco Di Maria, segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Caltanissetta e di Giuseppe Barone, coordinatore provinciale della Funzione pubblica della stessa organizzazione sindacale.

“Già il 10 settembre di quest’anno – si legge nella lettera al presidente Crocetta – avevamo espresso tutta la preoccupazione per il mancato completamento della riforma dei Consorzi Asi e la parziale applicazione della legge regionale n° 8. La nostra la federazione aveva salutato con grande favore l’approvazione della legge di riforma giudicandola uno dei rari esempi di tagli dei costi superflui della politica a favore dell’efficienza dei servizi e della legalità”.

“Con le recenti nomine dei vertici del nascente Irsap (l’Istituto regionale per le attività produttive, l’organismo che ha sostituito i vecchi Conzorsi Asi, oggi in liquidazione ndr) – si legge sempre nella lettera della Cisl nissena – si è invece preferito rimanere fermi agli anni del saccheggio delle risorse pubbliche, si è rimasti ancorati al passato sprecone, anziché creare economia pulita con un rinnovamento reale della classe dirigente”. (sotto, a sinistra, la dottoressa Luciana Giammanco)

“Come già noto – scrivono i due sindacalisti – in questi giorni la Ragioneria dell’assessorato regionale all’Economia non ha dato il via libera all’erogazione dei contributi spettanti per legge alle Asi necessari per il pagamento degli stipendi e per la copertura delle spese per il funzionamento degli uffici dei Consorzi industriali oggi Irsap. E’ stato accertato che il dirigente generale del dipartimento Attività Produttive (Francesco Nicosia ndr) non è titolare e firmatario di un formale contratto con l’amministrazione regionale quindi, per la Ragioneria del dipartimento, ma anche in conseguenza del famoso decreto blocca nomine, tutte gli atti e i mandati fino ad oggi formalizzati sono nulli!”. 

E’ noto, infatti, che tutte le nomine effettuate dal Governo lombardo dopo il 4 agosto sono nulle in forza di un pronunciamento del Cga (Consiglio di giustizia amministrativa).

“Solo ora – scrivono sempre i due sindacalisti della Cisl – emergono perciò le motivazioni del danno subito dai lavoratori delle ex Asi lasciati senza stipendi per svariati mesi e posti in condizione di non garantire i servizi dei consorzi alle aziende insediate nelle zone industriali della Sicilia. Si sono determinate notevoli perdite in conseguenza dei mancati pagamenti degli oneri obbligatori, delle tasse e delle spettanze ai vari fornitori”.

“La gravissima situazione – leggiamo sempre nella lettera – ha origine con l’insediamento del commissario straordinario dell’Irsap, Luciana Giammanco, che non ha sfruttato il decreto d’impegno delle somme utili a fare fronte alle retribuzioni fino a dicembre 2012 e indispensabili per sostenere le spese per il funzionamento dei Consorzi, pronto, tra l’altro, da mesi. Nel corso dell’incontro del 2/10/2012, promosso dal Prefetto di Agrigento su richiesta delle organizzazioni sindacali, sono emerse le inadempienze e l’inattività del commissario Giammanco che aveva individuato come soluzione a tutto l’approvazione immediata del bilancio dell’Irsap entro il 9 ottobre ed entro il 13 ottobre si sarebbero risolti i problemi degli stipendi e del funzionamento di tutte l’ ex 11 Asi”.

“Successivamente -scrivono sempre i due sindacalisti della Cisl – nessuna iniziativa è stata assunta dal commissario, soprattutto per dotare di un servizio di tesoreria l’Irsap per farvi confluire tutte le disponibilità finanziarie esistenti presso il dipartimento Attività produttive oltre a quelle già giacenti presso tutte le 11 ‘tesorerie’ delle ex Asi siciliane. Tutto ciò risulta proprio dal verbale dell’incontro durante il quale l’ex assessore, Marco Venturi, per il pagamento degli stipendi proponeva invece di incaricare immediatamente l’allora dirigente generale del dipartimento Attività produttive per provvedere subito all’erogazione del contributo regionale finalizzato a coprire le spese essenziali di tutti i Consorzi”. (a destra, l’ex assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi). 

“Gli impegni decantati dalla dottoressa Giammanco nei vari incontri anche con le organizzazioni sindacali – scrivono sempre i due sindacalisti – e formalizzati a mezzo di note ufficiali, non solo non sono stati rispettati, ma, alla luce degli eventi successivi, si sono rivelati devastanti a danno dei lavoratori e del funzionamento delle ex Asi siciliane. Un parere del Cga reso il 16 ottobre ha dichiarato nulle tutte le nomine effettuate dall’ex Presidente della Regione e sarebbero annullati tutti vertici dell’Irsap”.

“L’Asi di Caltanissetta attende dal mese di settembre l’erogazione di circa 560 mila euro cui aggiungere altri 600 mila euro circa stabilite in bilancio e approvati dalla Regione siciliana e in attesa di decretazione (complessivamente circa 1.160.000 euro); quella di Enna circa 500 mila euro, (entrambi i Consorzi hanno i bilanci regolarmente approvati entro i termini di legge), tali somme garantirebbero il funzionamento dei Consorzi fino al 31 dicembre 2012”.

“Risultato? Per colpa di un’azione davvero irresponsabile – scrivono i due esponenti dell Cisl nissena – consumata dai vertici dell’Irsap e del dipartimento Attività produttive, i lavoratori non percepiscono da mesi lo stipendio nonostante la disponibilità delle somme che giacciono nelle stanze dell’assessorato. Il tutto ha il sapore di una grave presa in giro per i dipendenti dell’Istituto, le loro famiglie , per tutte le aziende insediate delle zone industriali e la nostra federazione preannuncia che a loro fianco adotterà tutte le iniziative utili e finalizzate a eliminare i danni prodotti da una politica irresponsabile e dalla dirigenza alleata”. (a destra, Francesco Nicosia)

“Tutto ciò non è più tollerabile – conclude la lettera che la Cisl di Caltanissetta ha inviato al presidente Crocetta- e, pertanto, certi della sensibilità che dimostrerà la S.V., chiediamo di incontrarla con urgenza per ricercare le possibili soluzioni e speriamo in un suo immediato intervento per liberare le somme già decretate ed impegnate del contributo regionale dovuto ai Consorzi Asi”.

Esclusiva/Le mani di Cosa nostra sull’Asi di Agrigento: la video inchiesta

Redazione

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