Sequestrati 17mila litri di gasolio adulterato. Denunciati per frode sei responsabili nel Siracusano

Circa 17mila litri di gasolio adulterato sono stati sequestrati in provincia di Siracusa. Se immessi sul mercato avrebbero avuto un valore di oltre 30mila euro. I sei responsabili sono stati denunciati per frode in commercio. Il carburante, contenuto in sette serbatoi, stava per finire in cinque impianti di distribuzione della provincia aretusea. Il personale dell’ufficio antifrode dell’Agenzia dogane e monopoli e la guardia di finanza l’hanno scoperto, durante una campagna di controlli sulla qualità dei carburanti stoccati in 42 distributori stradali. In ciascuno sono stati prelevati campioni per accertare il punto di infiammabilità del carburante, poi analizzati dal laboratorio mobile dell’Agenzia dogane e monopoli e dal laboratorio chimico di Catania.

Il punto di infiammabilità del gasolio non deve essere inferiore a 55 gradi, per minimizzare il rischio della formazione di varie infiammabili nei depositi di stoccaggio ed essere in linea con i regolamenti europei sul trasporto del prodotto nelle autobotti. Il parametro quando il carburante viene miscelato con sostanze più infiammabili, come solventi, carburanti avio o benzina, con rischi per la sicurezza. «Un prodotto di scarsa qualità – avvertono dall’Agenzia delle Dogane e monopoli e dalla guardia di finanza – pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture, produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee».


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