«Dopo le dimissioni del senatore Gianfranco Micciché la giunta del Senato ha riscontrato che Daniela Ternullo può succedere al suo posto». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, ha annunciato questa mattina a palazzo Madama la proclamazione della forzista, originaria di Melilli, in provincia di Siracusa. Ternullo prende quindi il posto Miccichè che ha optato […]
Senato, dopo le dimissioni di Gianfranco Miccichè subentra la siracusana Daniela Ternullo
«Dopo le dimissioni del senatore Gianfranco Micciché la giunta del Senato ha riscontrato che Daniela Ternullo può succedere al suo posto». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, ha annunciato questa mattina a palazzo Madama la proclamazione della forzista, originaria di Melilli, in provincia di Siracusa. Ternullo prende quindi il posto Miccichè che ha optato per il seggio all’interno della Regione Siciliana.
Nel 2017 la neo senatrice si era candidata all’Ars con gli autonomisti a sostegno di Nello Musumeci arrivando seconda della lista. Prima dei non eletti che gli ha garantito comunque la possibilità di prendere il posto di Pippo Gennuso, all’epoca finito nei guai perché sottoposto a misura cautelare con l’accusa di voto scambio. Ternullo è risultata prima dei non eletti anche alle ultime politiche, competizione in cui è scesa in campo con la lista di Forza Italia. Politicamente vicina a Gennuso alle ultime regionali ha sostenuto il figlio di quest’ultimo, Riccardo Gennuso, poi eletto a palazzo dei Normanni andando a ricoprire la carica di vicepresidente della commissione parlamentare regionale Antimafia. Carica da cui si è però autosospeso dopo la notizia di un’inchiesta a suo carico.
Nel 2017 a Melilli con 552 voti, Ternullo ha centrato il seggio da consigliera. Successivamente è stata nominata assessora e vicesindaca nella giunta presieduta dal primo cittadino Giuseppe Carta. «Da senatrice, anche da Roma continuerò a tenere alta l’attenzione su quelle che sono le criticità della mia terra – spiega attraverso una nota stampa la neo senatrice azzurra – a cominciare dalla sanità regionale e dal polo petrolchimico siracusano, che a livello nazionale garantisce la fetta più grossa del processo di raffinazione e di trasformazione del petrolio e dei suoi derivati. Un tema quanto mai attuale».