Ai responsabili degli istituti è stata data la facoltà di ritardare l'apertura fino al 24 settembre. «Rispettando però i 200 giorni minimi di lezione», ha sottolineato il presidente della Regione Nello Musumeci. «L'anno scolastico inizierà regolarmente», assicurano
Scuole al via il 14 settembre, ma possibile posticipare «È tutto pronto, ma abbiamo rilevato qualche criticità»
«Le scuole in Sicilia riapriranno il 14 settembre. Diamo, comunque, la facoltà ai responsabili di istituto, se non ci fossero le condizioni minime di sicurezza, di poter posticipare, nell’ambito dell’autonomia scolastica, l’avvio fino al 24 settembre. Pur rispettando i duecento giorni minimi di lezione». Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha annunciato la decisione presa dalla giunta durante la riunione che si è tenuta ieri sera.
«In Sicilia la scuola è pronta a partire», ha assicurato l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla che sedeva attorno al tavolo convocato dal governatore a Palazzo d’Orleans insieme all’assessore alle Politiche sociali Antonio Scavone, all’assessora alle Autonomie locali Bernadette Grasso e ai dirigenti generali dei dipartimenti della Salute, della Protezione civile, delle Infrastrutture e delle Politiche sociali. Presenti anche il direttore dell’ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti, il responsabile della task force Elio Cardinale e il vicepresidente dell’Anci Sicilia Antonio Rini.
Nel corso dell’incontro sono stati discussi i temi relativi alla mancanza di spazi (in tal senso, la protezione civile regionale sta completando il monitoraggio incrociato con i Comuni e l’Ufficio scolastico regionale), al potenziamento del personale Ata e a quello aggiuntivo per supportare le attività di sanificazione anti-Covid dei locali. Per reperire ulteriori locali, oltre all’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con la Conferenza episcopale siciliana, la Regione sta verificando anche la disponibilità di immobili da parte delle Ipab.
«L’anno scolastico inizierà regolarmente, con modularità e con l’eccezione degli istituti sedi di seggi elettorali per il referendum del 20 e 21 settembre. Abbiamo rilevato ancora qualche criticità – ha aggiunto l’assessore Lagalla – alle quali si farà fronte, nei prossimi giorni, anche grazie all’accordo siglato con la Cesi, che metterà a disposizione diverse strutture ecclesiastiche del territorio».