La sezione di controllo della Corte dei conti, al termine della camera di consiglio dell’adunanza in contraddittorio, ha deliberato di approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Palermo. Scongiurato, dunque, il pericolo del dissesto dell’ente. «È stata recuperata l’agibilità finanziaria del Comune – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – sono state recuperate […]
Scongiurato il dissesto del comune di Palermo: la Corte dei Conti approva il piano di riequilibrio
La sezione di controllo della Corte dei conti, al termine della camera di consiglio dell’adunanza in contraddittorio, ha deliberato di approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Palermo. Scongiurato, dunque, il pericolo del dissesto dell’ente. «È stata recuperata l’agibilità finanziaria del Comune – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – sono state recuperate somme per investimenti, senza mettere oltre misura le mani nelle tasche dei cittadini. L’amministrazione ha trovato il suo equilibrio finanziario e recupera un pezzo importante di quella normalità che fa parte del progetto del nostro governo. Un esito che certifica il grande sforzo di questa amministrazione comunale nel percorso di risanamento dei conti, partito dalla difficile situazione organizzativa ed economico-finanziaria ereditata dalla stessa amministrazione all’atto dell’avvio della corrente consiliatura».
«Il pronunciamento di oggi della Corte dei Conti premia la scelta dell’amministrazione che nel giugno 2022 ha fin da subito imboccato la strada per evitare che si dichiarasse il dissesto dell’Ente, un’onta che sarebbe stata insopportabile per la città – ha precisato ancora il sindaco di Palermo -. Tante le misure adottate da questa amministrazione che hanno portato più che a dimezzare il disavanzo complessivo del Comune da 620 milioni a 335 milioni, a un aumento delle riscossioni, a un rendiconto di gestione capace di esporre già da due anni avanzo di amministrazione e, non ultimo, a un nuovo rapporto con le società partecipate, basato su una più organica, rigorosa e trasparente azione di sorveglianza economica e funzionale».