La sicilia tra miseria della politica e politica della miseria
Saverio Romano: Con il Governo Crocetta, lunico settore economico che non risente della crisi è il mercato delle poltrone
LA SICILIA TRA MIsERIA DELLA POLITICA E POLITICA DELLA MISERIA
In attesa che il rimpasto della Giunta di Rosario Crocetta si materializzi (ammesso che i Pupari non ci ripensino: leggere il senatore Giuseppe Lumia e Confindustria Sicilia), cè chi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. E il caso del coordinatore nazionale del Cantiere popolare, Saverio Romano.
“All’indomani delle elezioni regionali – dice Romano in un comunicato – la precaria consistenza della maggioranza di cui poteva in modo lineare disporre il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha fatto sì che, da una parte, si aprisse senza alcun pudore il mercato delle vacche, con cambi di casacca da parte di avventurieri della politica e, dall’altra, Crocetta si ponesse, come un vigile urbano, a dirigere il traffico di quanti volevano soccorrerlo.
Oggi – prosegue il parlamentare nazionale di centrodestra – a distanza di molti mesi dalla sua elezione, assistiamo a richieste di rimpasto all’indirizzo di un governatore tirato per la giacca da una moltitudine indistinta, nellassoluta indifferenza delle emergenze della Sicilia, una regione in cui l’unico settore commerciale che sembra non sentire la crisi è quello delle poltrone. Una maionese politica impazzita, con totonomi e totoassessori in un puzzle che non interessa i siciliani.
Sono queste le riforme cui alludeva Crocetta con i suoi sodali? – si chiede Romano osservando i disastri provocato dal Governo Crocetta – Dove sono le tanto annunciate innovazioni? Pezzi interi dell’economia siciliana segnano il passo, comparti come l’edilizia, il commercio, i servizi, l’agricoltura sono alla paralisi. Ma l’agenda politica del Governo regionale registra solo l’occupazione di caselle, di incarichi di sottogoverno, con le aspettative di quanti sono andati a sostenere Crocetta e il suo Governo per averne oggi una contropartita adeguata. L’Assemblea regionale siciliana recuperi le sue funzioni, evidenziando le responsabilità di un Governo prima debole e ora anche assente. Il ruolo dell’opposizione, fondamentale in una democrazia, può e deve essere esercitato facendo notare ancora di più le contraddizioni e le piccolezze di una maggioranza posticcia e del Governo che esprime”.