Sant’Alessio Siculo, picchia l’ex convivente. Intervento dei carabinieri durante la notte

I carabinieri della compagnia di Sant’Alessio Siculo hanno arrestato, in flagranza di reato, un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, per maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex convivente. I militari, nel cuore della notte, sono stati allertati da una chiamata pervenuta al 112 da parte della vittima, la quale chiedeva aiuto a seguito dell’aggressione. Hanno dunque raggiunto l’appartamento, sorprendendo l’uomo sotto l’abitazione della vittima, poco dopo che lo stesso l’aveva malmenata e minacciata. L’uomo è’ stato condotto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, nel corso della quale il gip ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima.


Dalla stessa categoria

I più letti

I carabinieri della compagnia di Sant’Alessio Siculo hanno arrestato, in flagranza di reato, un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, per maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex convivente. I militari, nel cuore della notte, sono stati allertati da una chiamata pervenuta al 112 da parte della vittima, la quale chiedeva aiuto a seguito dell’aggressione. Hanno dunque […]

I carabinieri della compagnia di Sant’Alessio Siculo hanno arrestato, in flagranza di reato, un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, per maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex convivente. I militari, nel cuore della notte, sono stati allertati da una chiamata pervenuta al 112 da parte della vittima, la quale chiedeva aiuto a seguito dell’aggressione. Hanno dunque […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo