Sans Soleil di Chris Marker “rimpiazza” Michelangiolo

Titolo: Sans Soleil
Regia: Chris Marker
Soggetto: Chris Marker
Sceneggiatura: Chris Marker
Fotografia: Chris Marker
Montaggio: Chris Marker
Produzione: Argos Film
Origine: Francia 1983
Durata: 100’

I film che Fuoricircuito propone ai suoi abbonati sono opere raramente fruibili e ciò comporta un lungo lavoro di vera e propria ricerca delle pellicole. Può capitare che la pellicola non venga spedita in tempo, o che addirittura non si sappia che fine abbia fatto, come nel caso del Michelangiolo di Ragghianti la cui proiezione era prevista ieri al Centro Zo. Purtroppo il film, nonostante la richiesta sottoposta a tempo debito a chi di competenza, non è arrivato e quindi la sua visione è rimandata al 23 maggio. Al suo posto è stato proiettato Sans Soleil del geniale e misterioso cineasta francese Chris Marker.

Chris Marker è lo pseudonimo di Christian-François Bouche Villeneuve, montatore, cineasta, fotografo, poeta, romanziere, giornalista, viaggiatore, creatore di materiali multimediali, personaggio solitario ed enigmatico che non si lascia etichettare, così com’è difficile etichettare le sue opere. Non fa eccezione Sans Soleil, l’opera del 1983 in cui viene esplicitata perfettamente l’abitudine del suo autore di non rispettare confini di genere: in essa si mescolano narrazione, poesia, lettera personale e storia.

Il film è un diario in immagini, un racconto di viaggio costruito come una serie di lettere visive spedite da un fotografo-cameraman ad una donna che le legge narrandone pensieri ed impressioni. Così la sua voce rivela le meditazioni dell’amico sul tempo e la memoria, e le sensazioni sui luoghi che visita: il Giappone, l’Africa, l’Islanda e San Francisco. Le immagini slittano davanti allo sguardo dello spettatore che ha la sensazione di viaggiare con il protagonista, di guardare fuori dal finestrino mentre il paesaggio scorre: è come se il regista lo invitasse “dentro” il film. Buona parte della pellicola è dedicata alle sequenze/memorie della città di Tokyo con i suoi strani musei, i festival di strada e il coesistere di riti collettivi della modernità e del persistere delle tradizioni.

La presentazione di opposte realtà binarie è il filo conduttore dell’opera in cui si susseguono immagini di morte e vita, felicità e dolore, uomini e donne, civiltà e inciviltà. Attraverso esse, Marker esplora le differenze e le similarità tra l’Africa e il Giappone, luoghi lontani ed eterogenei presentati insieme come in un collage in cui i frammenti sono intersecati in modo particolare, senza ordine cronologico, per produrre confronti ed analogie.

Il regista francese usa il cinema senza seguire le direttive della narrativa cinematografica tradizionale: non ci sono dialoghi né scene che costruiscono il succedersi di azioni all’interno dei confini di una storia da raccontare. Ci sono delle immagini di persone e luoghi, e una voce fuori campo che le introduce, commenta e racconta, ma Sans Soleil non è un documentario, è piuttosto un saggio personale del suo creatore. Egli ci rivela il suo “pensiero in immagini” attraverso uno stile frammentario e personale, in cui combina la storia privata di viaggiatore, la coscienza politica e l’amore per le persone e le cose con la vocazione di registrare immagini e ricordi, fissare istanti per sottrarli all’incertezza della memoria. Per far ciò si serve del montaggio, di cui fa uso brillante per saltare da un continente, da una scena e da un pensiero all’altro creando permanenti discontinuità spaziali e temporali. Una certa continuità, seppur mai lineare, è resa solo attraverso i vari ritorni di pensiero e immagini, di frammenti di scene che riappaiono nel corso del film.

L’opera è inoltre un “metadiscorso” sulla registrazione delle immagini e sul cinema stesso: il cameraman si interroga, nelle sue lettere, sul senso della rappresentazione del mondo di cui egli stesso è strumento e sul ruolo della memoria che contribuisce a costituire. Un suo compagno giapponese risponde aggredendo le immagini della memoria, scomponendole al sintetizzatore, creando quella che nel film è chiamata “zone”, una sorta di isola introspettiva in cui le immagini già mostrate appaiono come prodotti della mente in un atto di emancipazione rispetto alla funzione dell’occhio. Un cineasta si impadronisce di questa situazione e ne fa un film. Un film poetico e denso come pochi.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]