Sanità & sprechi/ La Regione gestisce male i Servizi Psichiatrici

A PAGARNE LE CONSEGUENZE SONO ANCHE LE STRUTTURE RESIDENZIALI CHE RICEVONO COMPENSI INADEGUATI CON TARIFFE VECCHIE DI VENT’ANNI. UNA MOZIONE FIRMATA DA 27 PARLAMENTARI DELL’ARS

Per colpa della mancata attuazione del Piano sulla salute mentale approvato a luglio del 2012 e dell’attuazione del Fondo Unico per le attività socio-sanitarie, la Regione siciliana spende ogni giorno fra i 300 e i 500 euro per ognuno dei pazienti psichiatrici costretti nei reparti di Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura e trattati per lo più farmacologicamente, quando esiste già dal 2011 la normativa regionale che permetterebbe un radicale abbattimento di questa spesa.
A questa già assurda situazione si aggiunge il fatto che a pagare le conseguenze sono anche le strutture residenziali che oggi ricevono compensi inadeguati, con tariffe vecchie quasi vent’anni pur in presenza di una richiesta di prestazioni altamente professionali sempre maggiori.
E’ questa la denuncia di un nutrito gruppo di 27 parlamentari regionali di diversi schieramenti, che hanno sottoscritto la mozione preparata da Toti Lombardo del Partito dei Siciliani, finalizzata ad impegnare il Governo a dare immediata attuazione alla normativa vigente in materia di servizi socio-sanitari per i pazienti psichiatrici e ad attuare la previsione del Fondo Unico per le Attività socio-sanitarie.
In sostanza, si legge nel documento, già a partire dal 2001 a livello nazionale e dal 2009 a livello regionale, il ricorso a strutture residenziali di tipo non ospedaliero per i pazienti psichiatrici è individuato a livello normativo come la modalità di trattamento principale, in una ottica di integrazione socio-sanitaria. Si tratta di strutture che come le case-appartamento o le comunità-alloggio che secondo quanto riconosciuto dallo stesso Assessorato regionale per la sanità “rappresentano un modello di integrazione socio-sanitaria altamente efficace.”

Con il Piano sanitario regionale e il relativo Protocollo d’Intesa approvati a fine del 2011 dalla Presidenza della Regione, si è spianata la strada al “Piano strategico per la salute mentale” approvato a luglio del 2012 nel quale le strutture residenziali vengono individuate come punto cardine di un sistema “che provvede a percorsi terapeutici individualizzati” necessari per evitare che si determinino inserimenti dei pazienti a tempo indeterminato nelle strutture ospedaliere “con nuove forme di istituzionalizzazione.”

Ad aggravare la situazione e a creare un vero paradosso per cui si pagano di più i servizi terapeuticamente meno efficaci, è, secondo i firmatari della mozione, la mancata emanazione dei criteri attuativi del Piano Sanitario da parte del Governo per quanto riguarda l’accreditamento delle strutture residenziali, la revisione delle tariffe e la mancata attuazione del Fondo Unico per le attività Socio-sanitarie che permetterebbe di svincolare la gestione di molti pagamenti dalla contabilità degli enti locali, oggi notoriamente gravati da problemi di finanziari e di liquidità non indifferenti. Una situazione che mette a rischio la stessa sopravvivenza delle comunità (circa 200, con 2.000 pazienti e 1.800 dipendenti).
Da qui quindi la proposta dei firmatari del documento che impegna il Governo: a mettere in atto tutto quanto necessario per dare attuazione al Piano Sanitario, ed in particolare al sistema regionale integrato socio-sanitario per le comunità alloggio per disagio psichico; ad adottare i provvedimenti per la creazione del Fondo Unico per tutte le attività socio–sanitarie e a definire le procedure di accreditamento delle strutture private, con criteri imparziali e coinvolgendo l’Assemblea regionale siciliana.

“Non possiamo più permettere per la salute e la dignità dei pazienti psichiatrici, così come per la professionalità degli operatori impegnati nelle strutture residenziali – afferma Toti Lombardo – che continui una situazione davvero paradossale dove la Regione paga di più per offrire i servizi meno efficaci dal punto di vista terapeutico.”
La mozione è stata firmata dai parlamentari Toti Lombardo, Roberto Di Mauro, Vincenzo Figuccia, Giovanni Greco, Giuseppe Federico, Cataldo Fiorenza, Giovanni Lo Sciuto, Luisa Lantieri, Bernadette Grasso, Carmelo Currenti, Michele Cimino, Giuseppe Sorbello, Margherita La Rocca Ruvolo, Marco Falcone, Nello Musumeci, Vincenzo Vinciullo, Gianfranco Vullo, Giuseppe Milazzo, Bruno Marziano, Salvatore Pogliese, Alice Anselmo, Gianluca Micciché, Valeria Sudano, Edy Tamajo, Santi Formica, Fabrizio Ferrandelli, Giuseppe Arancio.

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]