Sanità, l’Ars ‘boccia’ i ticket del Governo

In un clima di grande confusione le commissioni legislative di merito hanno iniziato ad esaminare i documenti finanziari. In realtà, i parlamentari stanno analizzando, in queste ore, un ‘bozzone’ di bilancio che il Governo dovrà aggiornare perché, nel frattempo, è comparso un altro miliardo di euro di ‘buco’.

Come abbiamo raccontato ieri, all’appello, per mettere giù il bilancio regionale 2013 mancano all’appello 2,9 miliardi di euro. E precisamente: 1 miliardo a valere sul bilancio 2012, un miliardo che manca nel bilancio di quest’anno e 900 milioni che Roma, com’è nel suo costume, vorrebbe ‘rapinare’ alla Sicilia.

In attesa che il Governo capisca quello che deve fare, stasera, la sesta commissione legislativa dell’Ars (Sanità) ha tagliato alcune delle proposte del Governo per fare ‘cassa’: proposte alla Governo Monti, ovvero aumento dei balzelli. Proposte che nono state ‘bocciate’ dalle opposizioni di centrodestra.

“Abbiamo bocciato il rincaro del ticket sanitario proposto dal Governo e abbiamo riaperto un capitolo di 3 milioni per le borse di studio ai giovani medici in formazione”, gongola il vicepresidente della commissione Sanità all’Ars, Vincenzo Fontana.

I rincari del ticket, come spiega lo stesso deputato regionale del Pdl, “prevedevano l’aggiunta di un euro per ogni prescrizione medica e l’inserimento ex novo di un pagamento di 10 euro al giorno per ricoveri di pazienti con un reddito fino a 50 mila euro annui e di 25 per quelli che lo superano”.

“Una doppia vittoria – conclude Fontana – innanzitutto a sostegno delle fasce più deboli e della ricerca medica”.

“La commissione Sanità – annuncia un comunicato di Gino Ioppolo della Lista Musumeci (nella foto sotto) – ha accolto i nostri emendamenti, indispensabili per l’abolizione dei ticket che erano stati proposti dal Governo Crocetta”.

“La manovra finanziaria proposta dal governo regionale con riferimento alle rubriche sanità e famiglia – sottolinea il parlamentare del Gruppo Lista Musumeci – rimane scialba nel suo complesso e portatrice di lacrime e sangue per i siciliani. Siamo riusciti però a bloccare un’ulteriore vergogna, per non ledere il diritto dei cittadini ad usufruire di una sanità senza ticket e balzelli. Sempre su nostra proposta, la Commissione Sanità ha approvato un Ordine del giorno per il ripristino di voci di capitolo in favore di benemerite attività in favore delle fasce più deboli e disagiate, che erano state azzerate dalla proposta del governo Crocetta.

Il vice capogruppo del Pdl all’Ars, Marco Falcone, apre un altri due fronti: Comun e precari.

“Occorre – dice – che la Regione dia importante peso alla grave crisi economica che attraversano gli Enti Locali siciliani, che non sono più nelle condizioni di chiudere a pareggio i loro bilanci, né saranno più in grado di pagare gli stipendi dei dipendenti o di garantire i servizi essenziali ai cittadini”.

“E’ necessario, inoltre, risolvere l’annosa questione del precariato storico che coinvolge tanti capi famiglia che, pur svolgendo funzioni indispensabili per il funzionamento delle Amministrazioni, rischiano di non vedere certezza nel loro futuro lavorativo anche a causa di norme nazionali assolutamente inique”.

Sos Bilancio, Gianni: “O si vince con lo Statuto o la Sicilia chiude per sempre”

 

 


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