Nessuna sorpresa a Palermo, dove arriva Daniela Faraoni. A Messina è stato chiamato Paolo La Paglia, mentre a guidare all'ombra dell'Etna sarà un fedelissimo di Stancanelli. Nominato anche il cognato di Raffaele Lombardo
Sanità, fumata bianca per i manager delle Asp Fuori Candela e Bavetta, Lanza andrà a Catania
Erano state annunciate per lunedì mattina, a sorpresa sono arrivate già questa sera. La giunta di governo, riunita oggi pomeriggio a Catania, ha deliberato le designazioni dei nuovi manager della sanità siciliana attingendo, così come previsto dalla normativa vigente, dalle short list scaturite dalle valutazioni della Commissione di selezione.
Nessuna sorpresa a Palermo, dove arriva Daniela Faraoni, sponsorizzata da Gianfranco Miccichè e nota alle cronache per aver ostacolato l’ascesa di Matteo Tutino a Villa Sofia. Ampiamente prevista anche la nomina all’Asp di Messina, dove alla guida è stato chiamato Paolo La Paglia. Non andrà a Catania invece Antonio Candela, già manager nel capoluogo e tra i più quotati negli scorsi giorni. A guidare l’azienda all’ombra dell’Etna sarà invece Maurizio Letterio Lanza, fedelissimo del senatore Raffaele Stancanelli. E ancora, ad Agrigento andrà Giorgio Santonocito, a Caltanissetta Alessandro Caltagirone e ad Enna Francesco Iudica, il cognato dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. Trasloco in vista per Angelo Aliquò, che lascia il Bonino Pulejo di Messina per andare a guidare l’Asp di Ragusa, mentre a Siracusa andrà Salvatore Lucio Ficarra e a Trapani Fabio Damiani.
Guardando invece alle aziende ospedaliere, a guidare il Civico di Palermo sarà Roberto Colletti, già alla guida della Seus, la partecipata che si occupa di emergenza urgenza,e attuale commissario di Villa Sofia Cervello, che sarà guidato da domani da Walter Messina. Al Garibaldi di Catania andrà Fabrizio De Nicola, mentre il Cannizzaro sarà guidato da Salvatore Emanuele Giuffrida. Al Papardo di Messina andrà Mario Paino, mentre il successore di Aliquò al Bonino Pulejo sarà Vincenzo Barone.
«La Sicilia – si legge nella nota diffusa dalla presidenza – è la seconda Regione d’Italia ad avere applicato la cosiddetta riforma Lorenzin, che pone alla politica vincoli più stringenti nei criteri di scelta. Inoltre, su indicazione del presidente Nello Musumeci, è stato chiesto ai candidati di rilasciare un’autocertificazione relativa a parentele pericolose e a eventuali condanne o procedimenti in corso in sede penale». Il criterio seguito dal governo è stato quello di non riconfermare nei propri ruoli coloro che erano stati designati dal precedente governo.
La designazione relativa ai vertici dei tre Policlinici universitari di Palermo, Catania e Messina è stata differita alla conclusione del procedimento di intesa con i rettori degli atenei siciliani interessati, così come previsto dalla legge. Il manager uscente dell’Asp di Palermo Antonino Candela, in virtù dell’esperienza maturata e dell’impegno per l’affermazione della legalità negli ultimi anni, verrà chiamato dal presidente Musumeci a fare il dirigente generale di un ente regionale.