Aggiornata al 24 giugno la seduta per sceglie il sostituto di Filippo Sambataro, il consigliere sospeso dalla carica perché finito agli arresti domiciliari in un'inchiesta sui falsi invalidi. Al posto suo entra Nino Valore che però non sosterrà la maggioranza
Salta l’elezione del nuovo presidente del Consiglio Diversi sussulti nello scacchiere politico di Paternò
Seduta consiliare ricca di sorprese quella andata in scena a Paternò. L’assise civica era chiamata a esprimersi sulla sostituzione di Filippo Sambataro, presidente del Consiglio tuttora agli arresti domiciliari e sospeso dalla carica dopo il coinvolgimento nell’inchiesta sui falsi invalidi. Il prossimo 11 giugno la posizione di Sambataro sarà al vaglio del tribunale del Riesame al quale si è rivolto il legale dell’indagato, l’avvocato Turi Liotta. I giudici dovranno decidere se accogliere la richiesta della difesa che punta sulla revoca degli arresti domiciliari oppure lasciare il cardiochirurgo del centro uore Morgagni di Pedara ai domiciliari.
Consigliere supplente subentrante è Nino Valore, il primo dei non eletti nella lista civica Presenti Sempre-Nino Naso Sindaco, la stessa dove aveva ottenuto le preferenze con tanto di elezione al consiglio il presidente Sambataro. La presenza del neo consigliere ha, tuttavia, provocato uno scossone politico all’interno del gruppo che sostiene il primo cittadino paternese. Valore, infatti, subito dopo il giuramento, ha preso la parola e dichiarando di volere prendere le distanze dalla maggioranza che sostiene il sindaco.
«L’amministrazione non è riuscita a dare il cambio di rotta che aveva promesso in campagna elettorale – ha detto Valore- Una rivoluzione solo annunciata». Tuttavia Nino Naso potrebbe ritrovarsi a breve con uno o due consiglieri in più: alcuni esponenti dell’opposizione potrebbero transitare nel gruppo che fa capo al sindaco. Si parla del consigliere Pietro Cirino in quota Paternò 2.0, mentre appare piuttosto difficile l’ipotesi che l’altro consigliere del gruppo Patrizia Virgillito possa abbondare l’opposizione e passare con il gruppo Naso. «Abbiamo sempre dialogato quando si tratta di questioni serie per la città –spiega Cirino – in questo momento, consideratal’emergenza che si sta vivendo, non serve a nulla fare delle barricate politiche e fare cosi male alla città. Questo non significa – conclude – che si passa dalla parte dell’amministrazione per avere poltrone o altro». Intanto il consiglio comunale su proposta del consigliere di Paternò Unica Pippo Orfano ha rinviato la seduta dell’assise civica al prossimo 24 giugno, giorno in cui si dovrà procedere all’elezione del nuovo presidente del consiglio. Punto all’ordine del giorno che doveva essere affrontato nell’ultima seduta, ma, probabilmente, per una mancata intesa sul nome da votare è slittato.
Un rinvio che ha suscitato le critiche della consigliera pentastellata Claudia Flammia. «I paternesi devono sapere che, ancora una volta, in nome delle poltrone – scrive Flammia – questo consiglio ha rinviato questioni importanti: votando il rinvio al 24 giugno, solo per discutere di chi ricoprirà il ruolo di presidente del consiglio».