Si parla del peggiore incendio degli ultimi dieci anni nel Palermitano, evacuate scuole e abitazioni a Lascari e Collesano, centinaia di ettari di bosco in fiamme, richiamati anche vigili del fuoco fuori servizio. Stato di allarme all'ospedale di Cefalù. Lapunzina: «È un inferno, brucia tutto». Guarda le foto
Incendi, richiesto intervento dell’esercito a Cefalù Fiamme anche in città a Palermo, evacuate case
«Sta succedendo l’inferno, Mazzaforno bruciato, tutto bruciato!». Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, contattato da MeridioNews, non riesce ad aggiungere altro. Si trova sul posto dell’incendio che da questa notte sta devastando le colline attorno alla cittadina normanna. Un rogo che si estende per oltre dieci chilometri minacciando abitazioni e causando la chiusura della galleria battaglia sull’autostrada Palermo-Messina, tra Buonfornello e Cefalù, dove erano rimaste bloccate anche delle auto. Sono tanti i centri delle Madonie a bruciare. Un centinaio le persone evacuate tra Collesano, Cefalù e Lascari, dove sono anche state chiuse le scuole.
A Monreale, a causa di un incendio partito da Monte Caputo, è stato evacuato anche l’asilo nido Girasole. Sarebbero una diverse decine i bambini intossicati dal fumo. I piccoli sono stati trasportati all’ospedale Ingrassia. Le loro condizioni non sarebbero gravi. I vigili del fuoco che da ore cercano di domare le fiamme, sono stati costretti a richiamare in servizio il personale libero. Una ottantina i mezzi impegnati, oltre ai canadair che continuano a gettare acqua sui roghi. Situazione difficile anche a Bisacquino, dove a causa del vento non è stato possibile effettuare l’intervento aereo. Chiusa anche la Statale 113 Settentrionale Sicula dal chilometro 191 al 220, tra Lascari e Cefalù. La situazione è destinata a rimanere critica, complici le temperature altissime previste per oggi e i venti caldi provenienti dal Nordafrica.
«Stamattina sono saltate anche le linee telefoniche» dicono dall’Hotel Costaverde, che si trova in una delle aree maggiormente colpite, alle porte di Cefalù. «Per fortuna la situazione è molto migliorata nelle ultime ore». Intanto la Prefettura di Palermo ha istituito un’unità di crisi con i vertici dei vigili del fuoco, dei forestali, del 118, della protezione civile oltre ai responsabili di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Chiusa anche la ferrovia. Bloccato un treno della tratta Palermo-Messina all’altezza di Campofelice di Roccella.
Aggiornamento ore 22.00 – Cefalù, una ventina di residenti non sanno dove passeranno la notte. Stessa sorte per gli ignari passeggeri di un treno rimasto bloccato in stazione da stamattina. Il racconto dalla sala delle emergenze del Comune.
Aggiornamento ore 20.30 – incendio discarica Bellolampo, Rap: «Attivate procedure di emergenza» – «In merito all’incendio divampato intorno ai terreni adiacenti la discarica di Bellolampo, si informa che il personale tutto afferente alla discarica, compreso i responsabili coordinati dal dirigente dell’area Impianti Pasquale Fradella, ha attivato tempestivamente le procedure di contenimento e spegnimento delle fiamme che hanno lambito l’impianto di Biogas. L’intervento tempestivo del personale ha evitato che le fiamme arrivassero nel corpo dei rifiuti, ne danneggiassero le coperture delle vasche bonificate». A darne notizia il presidente della Rap Roberto Dolce.
Il presidente della Rap, inoltre, è in discarica per verificare lo stato dei luoghi ed il tutto è avvenuto sotto la costante regia del Sindaco Leoluca Orlando che è in costante contatto con la prefettura , la protezione civile e i vigili del fuoco per seguire la situazione degli incendi del capoluogo e della sua provincia.
Aggiornamento ore 20.39 – Arenella e Partanna Mondello, cittadini spengono le fiamme: Linee d’emergenza intasate, mezzi impegnati in ogni parte della città. Per questo in diverse zone sono stati i palermitani a rimboccarsi le maniche e a spegnere i roghi che minacciavano case e attività commerciali.
Aggiornamento ore 20.12 – Sindacati forestali: «Tolleranza zero contro piromani» Nota congiunta dei sindacati dei forestali: «Quando si vivono certi momenti c’è sempre il rischio di essere fraintesi, strumentalizzati e, come nel caso dei lavoratori forestali, anche di essere accusati di qualcosa che di fatto li danneggia ma soprattutto li ferisce e li mortifica. Parliamo evidentemente del disastro ambientale ma anche economico che gli incendi hanno realizzato. I pazzi criminali, colpevoli di tale catastrofe, andrebbero puniti con pene ben superiori a quelle previste, perché quanto cagionato non potrà essere in nessun caso ripagato. Lo dichiarano i sindacati dei forestali, che intervengono in una nota unitaria firmata dai segretari Adolfo Scotti di Fai Cisl Palermo, Tonino Russo di Flai Cgil Palermo e Giuseppe La Bua di Uila Uil Palermo. «Se si dà fuoco in una giornata come questa, caldissima e con forte vento, si ha la piena consapevolezza di fare un danno immane. Noi abbiamo il dovere non solo di denunciare, ma anche di combattere con forza questi delinquenti, i piromani, sia che siano malati di mente, incoscienti alla ricerca di emozioni o seguaci di vecchie e pericolose pratiche agronomiche, collaborando con le forze dell’ordine nella ricerca e nell’individuazione dei responsabili di oggi ma anche nel futuro. Intendiamo dire ‘tolleranza zero’ per chi usa il fuoco»
Aggiornamento ore 19.10 – Incendio al vivaio Ferrante in via Amarilli, parzialmente bruciato. Le fiamme hanno interessato anche i cassonetti della strada e un’auto, che è esplosa. In un primo momento sul posto è intervenuta solo la polizia municipale. Chi ha assistito alla scena racconta che il vento portava fumo nero e scintille anche nei giardini delle case di via Polibio, che hanno iniziato a prendere fuoco. Quando la situazione è peggiorata i cittadini hanno azionato gli irrigatori e hanno portato l’acqua con i secchi per spegnere le fiamme. Sul posto è arrivata anche la protezione civile mentre la polizia municipale ha fatto allontanare tutte le auto parcheggiate e isolato la zona.
Aggiornamento ore 18.54 – L’incendio che da ore sta devastando Cefalù non è ancora stato domato. Al momento sta devastando l’area boschiva nei pressi del lido Le Vele e dell’hotel Tourist.
Aggiornamento ore 18.28 – Il fumo e l’odore di bruciato che scendono da Monte Pellegrino e Monreale hanno invaso anche il centro di Palermo.
Aggiornamento ore 18.25 – Le fiamme hanno raggiunto anche Termini Imerese. Colpiti alcuni capannoni della zona industriale, incendi anche nelle campagne di contrada Balata.
Aggiornamento ore 18.20 – A Cefalù è andata a fuoco anche zona Sant’Agata. In fumo buona parte della costa.
Aggiornamento ore 18.00 – Disagi anche all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo: il volo delle 16.30 proveniente da Milano Malpensa è stato dirottato all’aeroporto di Catania, mentre quello Alitalia proveniente da Roma Fiumicino delle 16.10 è stato dirottato su Trapani.
Aggiormanento ore 17.45 – Una decina le persone messe in salvo dagli agenti della polizia di Stato intervenuti in diversi incendi che hanno investito le abitazioni a Palermo, compresa la famiglia bloccata in via Mariano Campo a Brancaccio. Roghi anche in via Papa Sergio, all’Addaura, e sul lungomare Cristoforo Colombo, nella zona dell’ex Chimica Arenella. A Gibilrossa decine di villette sono andate in fiamme. I poliziotti, insieme ai sanitari del 118, hanno salvato alcuni disabili che non potevano lasciare gli appartamenti.
Aggiornamento ore 17.30 – Treni sospesi verso Catania e Messina. Numerosi incendi si sono sviluppati sulla direttrice Palermo-Messina in adiacenza dei binari dei tratti di linea Palermo-Fiumetorto-Sant’Agata di Militello, Lascari-Gratteri-Cefalù e Caronia-Santo Stefano. Per il forte vento, non sono ancora stati domati. Da questa mattina non è stato possibile attivare servizi sostitutivi con autobus, per l’impraticabilità della rete stradale e autostradale. Il traffico ferroviario potrà essere ripreso solo dopo il nulla osta da parte dei vigili del fuoco e delle autorità competenti. I tecnici di Rfi stanno monitorando l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria per riavviare la circolazione dei treni in tempi brevi.
Aggiornamento ore 17.00 – A Palermo, zona Arenella, i residenti si danno da fare come possono per spegnere le fiamme. I mezzi sono tutti impegnati e si è creata una catena umana.
Aggiornamento ore 16.47 – Brucia anche Monte Pellegrino a Palermo. «È come il terremoto, non si riesce a fare fronte a questa emergenza – dice il proprietario di un terreno sul monte». A fuoco anche un’auto in via Paruta.
Aggiornamento ore 16.30 – Emergenza a Terrasini, dove il fuoco minaccia alcune abitazioni in contrada Serra.
Aggiormanento ore 16.28 – Un incendio è divampato in via Sperone nella periferia est di Palermo, le fiamme hanno raggiunto alcune palazzine. In un appartamento c’è stato un boato, forse provocato dallo scoppio di una bombola di gas. Dentro c’era un anziano che è stato soccorso dalla polizia e dal 118. Lo stabile è stato evacuato e stanno per essere evacuate anche altre palazzine della zona. La strada è stata chiusa.
Aggiornamento ore 16.23 – La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo sui roghi che da questa mattina devastano il Palermitano.
Aggiornamento ore 16.14 – In un comunicato alla cittadinanza il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina vieta di usare l’acqua per fini alimentari. «Il Sindaco – si legge nella nota – nella qualità di ufficiale di governo e responsabile della protezione civile comunale, informa i cittadini, che alle ore 14:30 di oggi 16 giugno 2016, stante il grave incendio che ha colpito la città e la conseguente, urgente e indifferibile necessità di approvvigionamento idrico, registrandosi l’assenza di acqua nei serbatoi comunali, anche per la limitata produzione di risorsa potabilizzata – a causa della interruzione di energia elettrica all’impianto – ha provveduto ad aprire il by pass che immette acqua greggia nelle vasche di accumulo. La presente come informazione urgente ai cittadini, cui segue, nei tempi necessari, l’ordinanza che fa divieto della risorsa per fini alimentari».
Aggiornamento ore 15.50 – Rientra l’emergenza a Monreale. I bambini dell’asilo Girasole, intossicati dal fumo questa mattina, sono stati tutti dimessi dall’ospedale Ingrassia. Intossicato anche il comandante dei carabinieri della stazione locale, Gianluca De Venuto, impegnato nelle operazioni di soccorso all’asilo.
Aggiornamento ore 15.47 – Arriva l’esercito a Cefalù, dove il Comune ha riunito una unità di crisi. «Tutta la fascia costiera è distrutta – spiega a MeridioNews l’assessore Vincenzo Garbo – la situazione è ancora tutta in divenire. Abbiamo ancora diversi fronti in cui il fuoco non si è arrestato e l’impossibilità di intervento da parte dei canadair peggiora la situazione, per questo abbiamo richiesto l’intervento dell’esercito. Loro sono in possesso di mezzi logistici più efficaci. C’è arrivato anche l’aiuto da parte di altri comuni, ma oggi sta bruciando gran parte della Sicilia, molti mezzi sono impegnati». Situazione Ospedale: «Le fiamme non sembrano minacciare la struttura – continua Garbo – ma abbiamo comunque insediato un presidio».
Aggiornamento ore 15.50 – Fuoco anche a Palermo. La Polizia sta facendo evacuare alcuni palazzi nella zona delle case popolari in via Fileti. Fiamme anche in via Bonanno. Sono impegnati nel rogo anche i carabinieri, i vigili del fuoco e la forestale.
Aggiornamento ore 15.11 – «Terrasini brucia in tutte le periferie. Lo Zucco è colmo di immondizia, speriamo non succeda nulla di più grave. I vigili del fuoco mi hanno detto che stanno intervenendo, pochi minuti e dovrebbero essere qui». A scriverlo sul proprio profilo Facebook è Eva Deak, candidata sindaca alle ultime amministrative nel comune del Palermitano.
Aggiornamento ore 15.00 – Il forte vento rende impossibile al momento l’intervento dei canadair. Gli aerei sono in volo, ma non possono sganciare acqua sul rogo. Chiusa la circonvallazione che porta all’ospedale di Cefalù, anche il personale medico deve raggiungere la struttura, che comunque non è minacciata dalle fiamme, a piedi.
Aggiornamento ore 14.09 – Ospedale in stato di allarme a Cefalù. Il sistema informatico del complesso ospedaliero sarebbe andato in tilt, intanto è stato predisposto un piano di emergenza per fare fronte all’avanzare del fuoco, che sembra minacciare anche la struttura. Pronti gli idranti. In allarme il pronto soccorso: si accettano solo i casi di emergenza, mentre sono state rinviate tutte le dimissioni. Non si accettano neanche i ricoveri programmati. I dipendenti a fine turno sono stati invitati a non lasciare la struttura.
Aggiornamento ore 13.57 – Cefalù, l’incendio si avvicina in maniera preoccupante alle porte della cittadina. Al momento minaccia il villaggio turistico Club Med.
Aggiornamento ore 13.38 – A Cefalù l’incendio non accenna ad arrestarsi. Il fronte del fuoco è arrivato in zona Campella e minaccia Gibilmanna. «Una cappa di fumo del genere non si vedeva a Cefalù da almeno dieci anni – racconta un testimone – Vigili del fuoco, forestali, forze dell’ordine, sono tutti allarmati, ma i mezzi sembrano essere insufficienti».
Aggiornamento ore 13.00 – Chiuso anche un tratto dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. All’altezza di Cinisi, in direzione Palermo, le auto sono fermate dai Carabinieri che dirottano il traffico sulla corsia opposta dell’arteria viaria. Provvisoriamente trasformata a doppio senso di marcia l’uscita di Cinisi. La causa, ancora una volta, è un incendio che si è spinto a ridosso dell’autostrada.