L'associazione culturale I Teatranti avrebbe camuffato, in realtà, un'attività di ristorazione messa in piedi in quella che doveva essere la sala prove. Pubblicità online, recensioni, ma nessuna autorizzazione e dipendenti in nero. Controlli dei finanzieri
Ristorante abusivo nella sede della compagnia teatrale Chiusa la sala eventi Le Tre Piramidi di Aci Bonaccorsi
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a cinque stelle dagli utenti dei sociali e massiccia réclame per pranzi, cene, serate musicali ed eventi su prenotazione. Insomma, il ristorante Le Tre Piramidi di Aci Bonaccorsi era conosciuto da tutti, eccetto che dal fisco. Tutto ciò fino a un mese e mezzo fa, quando i finanzieri della tenenza di Acireale hanno bussato alle porte del locale di via Pietro Mascagni. Nell’edificio avrebbe dovuto esserci soltanto la sede dell’associazione culturale I Teatranti, realtà assai nota in paese, guidata da Francesco Licciardello e promotrice del cartellone di spettacoli ospitato annualmente dal teatro comunale Sciascia.
Nel corso del controllo, la guardia di finanza ha scoperto che la sala prove
camuffava, in realtà, il ristorante con annessa cucina ben attrezzata e bancone da bar. L’attività era, lo sottolineano gli stessi militari, pubblicizzata online ma anche «sprovvista di qualsivoglia autorizzazione e accoglieva numerosi avventori, ignari della reale natura giuridica del gestore». Dalle indagini, inoltre, è emerso che l’associazione I Teatranti, oltre a svolgere «attività squisitamente commerciale», aveva omesso di dichiarare al fisco e di inserire nella contabilità i ricavi conseguiti in due annualità, complessivamente pari a circa 60mila euro. Alle Tre Piramidi, infine, il servizio ai tavoli, secondo quanto accertato dalla guardia di finanza, era svolto da quattro dipendenti assunti in nero.
Il titolare dell’azienda è stato segnalato all’Agenzia delle entrate per il
recupero delle imposte evase, conteggiate in circa 10mila euro. L’Ispettorato del lavoro irrogherà poi delle sanzioni da 10mila e 500 euro a 63mila euro per i dipendenti in nero. Toccherà, infine, al Comune di Aci Bonaccorsi occuparsi della chiusura dell’esercizio abusivo. La proprietà, da quanto si apprende, avrebbe comunque avviato l’iter per mettere in regola il ristorante finora abusivo.