L'ultimo grave episodio si era verificato a luglio: un ragazzo seduto ai tavoli era stato brutalmente aggredito da otto pregiudicati. L'anno prima era stato picchiato il fratello del titolare. Mai simile provvedimento era stato preso nella zona jonica
Riposto, al bar Le Caravelle sigilli dei carabinieri «Frequentato da pregiudicati», 15 giorni di stop
Per la prima volta nell’area jonico-etnea un bar è stato sospeso per quindici giorni dalle forze dell’ordine perché «frequentato da pregiudicati». L’operazione dei carabinieri di Riposto è scattata stamane dopo il provvedimento del questore di Catania emesso, su proposta della locale arma, ai sensi dell’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. La legge infatti ammette la sospensione della licenza in caso di «tumulti o gravi disordini», oppure «qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose».
La misura disposta dalle autorità interessa il noto bar Le Caravelle di via Cristoforo Colombo a Riposto e trae origine, come spiega la sala stampa del comando provinciale dei carabinieri, dai numerosi controlli effettuati nei confronti di soggetti pregiudicati trovati all’interno e nei pressi dell’esercizio commerciale. Alcuni di questi soggetti aveva precedenti per associazione a delinquere di tipo mafioso e molti altri per reati contro la persona, il patrimonio o inerenti armi e stupefacenti.
Ma il bar è stato più volte teatro di aggressioni, segno inequivocabile secondo i carabinieri del fatto che il locale stesso è «occasione necessaria per un’aggregazione adatta al successivo sviluppo della contesa e, quindi, fattore di pericolo per l’ordine pubblico», così come recita il Consiglio di Stato in una sentenza a riguardo.
Lo scorso luglio, un ragazzo, seduto ai tavolini del bar, era stato brutalmente aggredito da otto soggetti, tutti gravati da pregiudizi penali, riportando delle lesioni, trauma cranico e tumefazioni al setto nasale, guaribili in 30 giorni. Durante l’estate del 2017, invece, venne aggredito e percosso il fratello nonché dipendente del titolare del locale, vittima anch’egli di lesioni e pregiudicato per reati contro il patrimonio e in materia di armi.
La redazione di MeridioNews ha provato per una replica a contattare telefonicamente i titolari, senza successo.