Associazioni antirazziste, forze politiche e sindacati chiedono di accertare la nazionalità degli immigrati sbarcati martedì. Si dovrà accertare se qualcuno di loro ha diritto al permesso di soggiorno
Rimpatrio degli immigrati protesta all’aeroporto
Protesta all’aeroporto di Catania per il rimpatrio forzato di 62 immigrati irregolari. Secondo le autorità si tratterebbe di egiziani, ma Maria Giovanna Italia, dell’Arci di Catania, non ne è convinta: «Abbiamo chiesto che il nostro avvocato potesse sentirli singolarmente, al fine di controllare che nessuno si sia dichiarato di nazionalità palestinese. In quel caso, sarebbe un suo diritto chiedere il permesso di soggiorno».
Per questa ragione, l’Arci, la Lega Antirazzista e altre associazioni, partiti e sindacati hanno protestato, irrompendo nell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. Il vice-prefetto Rosaria Giuffrè, direttore dell’Area Immigrazione, ha concesso che l’avvocato dell’Arci, Francesco Auricchella e un mediatore culturale incontrassero i migranti in attesa di essere espatriati, per confermare o smentire la loro nazionalità.
I 62 immigrati, il cui rimpatrio dovrebbe avvenire stanotte, fanno parte dei 128 che sono sbarcati ieri a Catania e che sono stati raccolti al Palanitta di Librino. Diciotto di loro sono stati arrestati, mentre quarantotto sono minori.
Nel servizio che segue, realizzato da Telestrada, i volti e le voci degli immigrati ripresi durante le operazioni di trasferimento svoltesi martedì.