Duro il giudizio sul governatore, che si e trasformato in un fedele esecutore del disegno di confindustria sicilia, spostando risorse a favore delle imprese e proseguendo con la privatizzazione dei beni pubblici. Il tutto a discapito dei trasferimenti agli enti locali e degli interventi a sostegno delloccupazione
Rifondazione comunista: Tra Crocetta e PD un selvaggio scontro di potere
DURO IL GIUDIZIO SUL GOVERNATORE, CHE SI E TRASFORMATO IN UN FEDELE ESECUTORE DEL DISEGNO DI CONFINDUSTRIA SICILIA, SPOSTANDO RISORSE A FAVORE DELLE IMPRESE E PROSEGUENDO CON LA PRIVATIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI. IL TUTTO A DISCAPITO DEI TRASFERIMENTI AGLI ENTI LOCALI E DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLOCCUPAZIONE
La cronaca politica di queste ore, oltre alla sceneggiata dei quattro assessori regionali finti-PD che non si vogliono dimettere, registra anche una dura presa di posizione di Rifondazione comunista.
Undici mesi dopo le elezioni regionali non possiamo che registrare – dichiarano Antonio Marotta e Mimmo Cosentino della segreteria Regionale di Rifondazione Comunista – il pieno fallimento della cosiddetta rivoluzione crocettiana: schiacciata tra il populismo smodato del governatore e la determinazione del PD ad occupare posti di governo. Crocetta si è trasformato in un fedele esecutore del disegno di Confindustria Sicilia di spostare risorse a favore delle imprese, di proseguire con le privatizzazioni dei beni pubblici e nel continuare nella strada delle grandi opere. Tutto ciò a discapito dei trasferimenti agli Enti Locali, degli interventi di sostegno alloccupazione, della tutela dei servizi pubblici, dei beni comuni e della salute dei cittadini.
Per portare fino in fondo questo disegno – continuano i due esponenti politici della Sinistra siciliana – il presidente Crocetta ha accentrato sulla propria figura il massimo dei poteri decisionali, fino a cancellare Province e Comuni, allargando la sua coalizione agli ex amici di Totò Cuffaro e di Raffaele Lombardo, fino a comprendervi esponenti del centrodestra.
Dallaltra parte, il PD, travolto da una serie di scandali, soprattutto nel campo della formazione professionale, non solo non è stato capace di produrre alcun processo di cambiamento e di rappresentanza degli interessi delle classi lavoratrici, ma non si oppone al modello trasformista crocettiano, cercando di contrastarlo sulla medesima lunghezza donda, quello della spartizione degli assessorati.
Rifondazione Comunista – conclude il comunicato – rilancia lappello a tutte le forze sociali e politiche per costruire in Sicilia, a partire dallopposizione al degrado istituzionale e allo sfacelo economico, unalternativa al Governo Crocetta autonoma dal centrosinistra.