Rifiuti, triste biglietto da visita per le mete turistiche  Crocetta rassicura, ma dal Pd s’invoca un commissario

Sulla strada che da San Vito Lo Capo conduce fino alla Riserva dello Zingaro, il biglietto da visita offerto dalla Sicilia ai turisti è una distesa di rifiuti di diverse centinaia di metri. A nulla servono le rassicurazioni del governatore a proposito della normalizzazione dell’emergenza; che una parte della regione sia letteralmente sommersa dai rifiuti è sotto gli occhi di tutti.

«Nessuno soffi sull’emergenza che si sta risolvendo – ha tuonato Crocetta -. Stiamo provvedendo ad autorizzare altri impianti, come quello di Siculiana, si sta chiedendo alla Rap di fare di più facendo straordinari e lavorando anche la domenica, per normalizzare la situazione dei Comuni del Palermitano che normalmente conferiscono a Bellolampo. Siamo intervenuti anche oggi su alcuni Comuni che avevano degli arretrati, in particolare Partinico, Carini, Milazzo e altri, oggi si sta provvedendo alla pulizia della zona adiacente l’autostrada in direzione dell’aeroporto di Palermo».

A dimostrazione che la situazione non sia esattamente come descritto da Crocetta, arriva la richiesta di commissariamento del settore rifiuti da parte della presidente della commissione Ambiente all’Ars, Mariella Maggio, del Pd, che si appella al governo nazionale: «Le discariche – sottolinea – sono oramai al collasso al di là delle ordinanze che si susseguono, mentre le fasi di pianificazione dettate dalla legge regionale n. 9 del 2010 non sono state ancora attuate. La nuova legge di riforma non è ancora approdata all’Ars. In questa situazione caotica, le riduzioni del conferimento in discarica e il lasso di tempo per la riapertura di alcuni impianti finiranno col far sommergere la Sicilia di rifiuti. Così facendo, stanno per essere penalizzati anche quei comuni virtuosi che hanno raggiunti alte percentuali di raccolta differenziata». Per la parlamentare dem occorre «individuare un commissario tra le migliori esperienze di livello nazionale, che con pieni poteri possa, trovando immediate soluzioni, far rimuovere dalle strade siciliane i cumuli di rifiuti non smaltiti per evitare l’esplodere virulento dell’emergenza». Anche il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Simona Vicari, invoca – pur non nominandolo – il commissariamento, evidenziando come «le critiche del collega Faraone (che ha più volte richiesto l’intervento del commissario, ndr) al governo regionale sono assolutamente condivisibili e rappresentano la voglia di cambiare pagina».

Intanto a lamentare l’emergenza sono proprio i sindaci del Trapanese, in imbarazzo in piena stagione turistica, secondo cui «la grave criticità igienico sanitaria, generata dalla difficoltà a conferire i rifiuti, è diventata oggi una vera e propria emergenza». Per questo la Srr Trapani provincia Nord (che comprende i Comuni di Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice) ha chiesto un incontro urgente con il governatore «per poter trovare soluzioni». Secondo i primi cittadini, «ad oggi, oltre quanto sui territori e non ancora raccolto, vi è un residuo ancora da smaltire in discarica – già raccolto – stimabile in 590 tonnellate; in particolare vi sono complessivamente 25 mezzi e 24 cassoni in attesa di essere conferiti in discarica». Quasi 600 tonnellate di rifiuti. A dare il benvenuto ai turisti accorsi proprio lì, tra Castellammare del Golfo e Valderice, tra la spiaggia di San Vito e la Riserva dello Zingaro.


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