Sarà l’agenzia nazionale a supportare la Regione nella definizione del piano rifiuti, a cui stavano già lavorando il dirigente Cocina e l’esperto del presidente, Aurelio Angelini. Nessun costo a carico del Bilancio: Invitalia sarà pagata con fondi comunitari
Rifiuti, il piano scritto da Invitalia con fondi Ue Corsa contro il tempo per l’ok entro fine anno
L’accordo era stato siglato già a inizio settembre, ma l’ok dalla giunta è arrivato un mese dopo, il 3 ottobre. Così, in attesa che la Regione selezioni i 25 esperti per pianificare il nuovo corso di gestione dei rifiuti, ecco che un primo piano regionale verrà redatto in house, in collaborazione con Invitalia.
Sarà appunto l’agenzia nazionale per l’attuazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa a supportare la Regione nella definizione del piano rifiuti, a cui già da diverse settimane lavorano il dirigente generale dell’assessorato, Salvo Cocina, e l’esperto del presidente in materia di rifiuti, Aurelio Angelini. Il piano, che al momento sarà redatto in forma ridotta e verrà poi implementato insieme ai 25 esperti, mira intanto alla definizione della governance per la nuova gestione del ciclo dei rifiuti, che contribuirà al rafforzamento delle competenze da delegare alle amministrazioni pubbliche (Comuni ed ex Province).
Ma la collaborazione tra Regione e Invitalia servirà anche, si legge nell’accordo siglato con l’agenzia, a supportare la «redazione dei piani d’ambito per la realizzazione degli interventi infrastrutturali» necessari per superare le infrazioni europee che ciclicamente la Sicilia continua a pagare a Bruxelles. Si tratta di una partnership che non comporta alcuna spesa in bilancio regionale, perché i servizi offerti saranno coperti dai fondi europei del Pon Governance 14/20.
Poche, ancora, le notizie sui tempi di attuazione del piano. Quel che è certo è che il governatore ha tutta l’intenzione di non temporeggiare oltre e arrivare alla fine dell’anno con il piano rifiuti approvato. L’ennesimo episodio in cui Musumeci ha manifestato insofferenza per lo stato dell’arte si è verificato ieri a Ragusa, quando il primo inquilino di Palazzo d’Orleans si è rifiutato di tagliare il nastro di un’opera, l’impianto di compostaggio di Ragusa, già inaugurato nel 2009 ma operativo soltanto adesso.
Musumeci comunque è tornato a moderare i toni assicurando che nell’arco di un anno la Sicilia potrà mettersi a regime nella gestione dei rifiuti, uscendo finalmente dalla bolla emergenziale. L’attenzione, sul tema dei rifiuti, è altissima e non è un caso che anche dal mondo di Sicindustria sia arrivata l’ennesima esortazione affinché vengano «poste in essere tutte le azioni necessarie per favorire il completo avvio della Srr (di Ragusa, nel caso specifico, ndr), subentrando in toto alla soppressa Ato Ragusa. Solo così sarà infatti – sottolineano i vertici di Confindustria – possibile migliorare concretamente i servizi alle collettività iblee ed essere, anche in questo ambito, un positivo esempio di efficienza e concretezza».
Intanto domani pomeriggio il governatore interverrà a Sala d’Ercole, come annunciato nel corso della seduta di ieri, per illustrare all’Assemblea la situazione relativa all’emergenza rifiuti.