La procura di Trapani ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione per il campione olimpico Antonino Pizzolato accusato di violenza sessuale aggravata di gruppo. La stessa richiesta è arrivata anche per gli altri tre ragazzi imputati per lo stesso reato. La vittima degli abusi da parte dei quattro, avvenuti a luglio del 2022 in un residence […]
Violenza sessuale di gruppo a Trapani: chiesti 10 anni per il campione olimpico Pizzolato
La procura di Trapani ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione per il campione olimpico Antonino Pizzolato accusato di violenza sessuale aggravata di gruppo. La stessa richiesta è arrivata anche per gli altri tre ragazzi imputati per lo stesso reato. La vittima degli abusi da parte dei quattro, avvenuti a luglio del 2022 in un residence di Trapani, è una turista finlandese.
Il campione olimpico Pizzolato accusato di violenza sessuale di gruppo a Trapani
Il campione olimpico di sollevamento pesi Antonino Pizzolato, medaglia di bronzo a Parigi 2024, è accusato di violenza sessuale aggravata di gruppo a Trapani. Per lui la procura ha chiesto una condanna a dieci anni di carcere. La stessa pena è stata sollecitata anche per gli altri tre imputati dello stesso reato: Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì. Le richieste di condanna sono state condivise dalla parte civile, rappresentata dall’avvocato Nicola Pellegrino.
La ricostruzione

Al centro del procedimento le accuse di abusi che sarebbero stati commessi nel luglio del 2022 a Trapani nei confronti di una turista finlandese conosciuta in un ristorante assieme ad altre sue connazionali. Secondo i pubblici ministeri Andrea Tarondo e Giulia Sbocchia, i quattro avrebbero approfittato del fatto che la ragazza aveva bevuto. Usciti dal locale e congedate le due amiche, all’interno di un residence, avrebbero avuto con lei rapporti sessuali contro la volontà della vittima. La violenza si sarebbe interrotta quando la giovane, in lacrime, ha chiesto di tornare al suo albergo.
Per la pm Giulia Sbocca «nessun elemento è emerso durante il processo in grado di provare l’esistenza di un consenso». Il processo è stato aggiornato a gennaio e riprenderà con le arringhe da parte degli avvocati delle difese.