Regione siciliana: comincia una nuova stagione di riforme?

NE PARLA UN’ASSOCIAZIONE CHE PUNTA A ‘RIDISEGNARE’ DA CIMA A FONDO L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE. IL GRUPPO LAVORA DA TEMPO. E HA GIA’ INCONTRATO LA CISL. MA IL ‘CANTIERE’ E’ APERTO AD ALTRI CONTRIBUTI: ORGANIZZAZIONI SINDACALI, LAVORATORI E A CHI VORRA’ INTERVENIRE

di Paolo Luparello

E’ più di un anno che insieme a un gruppo di amici abbiamo costituito una associazione, Perché no…qualcosa si muove, con la quale avremmo voluto fare tante cose e tra queste contribuire al dibattito per riformare profondamente la Regione siciliana in quanto Ente territoriale. Per alimentare questo dibattito ci siamo dati l’obiettivo di redigere un manifesto al quale daremo il titolo “La Regione che vorrei”. La redazione del manifesto avverrà con il contributo di tutti coloro che vorranno partecipare, siano essi espressione dei lavoratori della Regione sia dei cittadini interessati a una Regione che funzioni.

Per arricchire il manifesto abbiamo anche deciso di confrontarci con chi ha voglia di venirci a raccontare il proprio punto di vista sul tema “Quale Regione per quale Sicilia” e nel corso degli ultimi mesi abbiamo organizzato una decina di incontri nei quali si è parlato di Regione, di sviluppo economico, di cultura, di alimentazione, di turismo, di riforme istituzionali e di altro ancora.

Uno degli incontri è stato con Gigi Caracausi, il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Sicilia.

A distanza di meno di un mese da quell’incontro la Cisl-FP Sicilia ha riunito i propri stati generali e ha vergato un documento che esordisce con … “Come rendere più snella, efficiente e produttiva la Regione in uno scenario di economia di guerra – Lettera aperta Cisl Funzione pubblica e Cisl Sicilia. Indispensabile e urgente procedere alla riforma della pubblica amministrazione regionale. La Cisl è pronta a fare scelte coraggiose e strategiche ed indica le uniche strade oggi possibili per una vera rivoluzione.”

Nel documento ci sono molte delle riflessioni che anche noi abbiamo sviluppato nel corso dei nostri incontri e questo ci fa piacere.

Ci auguriamo che quello che per noi è un lavoro faticoso e costante, per la Cisl non sia soltanto un argomento da spendere sul tavolo delle tante vertenze che si sono aperte in questi mesi con il governo regionale. La Sicilia ha bisogno di una Regione che funzioni e la Regione potrà funzionare solo se si realizzerà un modello di organizzazione efficace, se si investirà sulla formazione del personale e se si terranno quanto più distanti possibili l’influenza politica dal funzionamento della macchina amministrativa.

Speriamo che già nelle prossime settimane la Cisl e gli altri sindacati passino dalle parole ai fatti e si aprano al confronto con i cittadini … che non siano soltanto i dipendenti della Regione ma i cittadini che hanno voglia di dire la loro sui servizi che vogliono che la Regione fornisca.

Noi continuiamo i nostri incontri e chi lo vorrà è invitato a prendervi parte o a farci pervenire le proprie richieste e i propri contributi. Farà lo stesso anche la Cisl , e gli altri sindacati… e i partiti politici?

Redazione

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