Il movimento cinque stelle di palermo ha formalmente chiesto alla giunta regionale di costituirsi parte civile nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa contro il presidente della regione siciliana, raffaele lombardo. E questo stante la ormai evidente insostenibilità della tesi del capogruppo pd all'ars, antonello cracolici, della natura "bagattellare" delle accuse mosse a lombardo.
Regione parte civile contro Lombardo
Il Movimento Cinque Stelle di Palermo ha formalmente chiesto alla giunta regionale di costituirsi parte civile nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa contro il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. E questo stante la ormai evidente insostenibilità della tesi del capogruppo Pd all’Ars, Antonello Cracolici, della natura “bagattellare” delle accuse mosse a Lombardo.
La storia – afferma il candidato sindaco del Movimento, Riccardo Nuti – si ripete. La Sicilia si ritrova un’altra volta sotto i riflettori della stampa nazionale ed internazionale per avere un presidente indagato per inconfessabili rapporti con la mafia. La novità stavolta sta nel fatto che Pd, Sel e movimenti hanno le idee confuse e continuano ad appoggiarlo, dimostrando ancora una volta quanto sia grande la differenza tra idea ed azione. Il M5S continua ad essere l’unico a chiedere l’applicazione della legge, mentre i partiti, tutti i partiti, nella migliore delle ipotesi, si limitano a chiedere molto sommessamente le dimissioni per non disturbare il manovratore.
E difficile comunque capire – continua Nuti – come farà la Regione a costituirsi parte civile contro il suo presidente se non ha, ancora oggi, un vice presidente. Vorremmo che uno dei superpagati consulenti della Regione ci desse una risposta tecnica, visto che una politica non esiste.
Il tema posto dal Movimento a Cinque stelle è delicato. Lombardo ha costituito una giunta di dodici assessori ‘tecnici’, nessuno dei quali può ricoprire la carica di vice presidente perché non parlamentare. In questo caso dovrebbe essere lo stesso Lombardo a portare avanti la costituzione di parte civile: ma dovrebbe farlo contro se stesso, e questo non è possibile. Una soluzione ci sarebbe: siccome lo stesso presidente Lombardo detiene l’interim dell’assessorato alla Famiglia (dop le dimissioni di Andrea Piraino, potrebbe nominare assessore un parlamentare, affidarli il ruolo di vice presidente della Regione e consentire, così, alla stessa Regione di costituirsi parte civile.