Si sono delineati i seggi assegnati ai candidati aretusei. Due riconferme, tra cui il deputato M5s uscente, e tre volti quasi nuovi che hanno tentato il salto dal locale al regionale. Fra gli esclusi, anche storici componenti dell'assemblea regionale siciliana e alcuni degli impresentabili
Regionali 2017, Siracusa a cinque stelle Zito è il più votato, fuori due ex sindaci
Per i cinque scranni da assegnare ai consiglieri aretusei i giochi sono fatti. Due se li è aggiudicati il Movimento 5 stelle che in provincia non ha avuto rivali. È infatti la lista a sostegno di Giancarlo Cancelleri quella che ha ottenuto più preferenze da parte degli elettori siracusani, ben 31.886. La cifra più alta di tutta la Sicilia. E il primo seggio tocca a Stefano Zito che viene riconfermato all’assemblea regionale dove ha già svolto nei precedenti cinque anni il ruolo di portavoce e vice presidente della commissione sui Servizi sociali e sanitari. Il pentastellato, 32enne di Siracusa, ha sbaragliato tutti riuscendo a ottenere 18.008 voti staccando di netto il secondo classificato della lista del M5s che si aggiudica il secondo seggio.
È Giorgio Pasqua, priolese di 44 anni che è stato eletto avendo raggiunto un totale di 5.439 voti. Alle spalle, ha una lunga militanza nel movimento da cui è stato appoggiato e sostenuto anche quando ha corso per diventare primo cittadino di Priolo Gargallo, suo paese natale, nel 2013, durante la tornata elettorale in cui verrà riconfermato sindaco l’uscente Antonello Rizza. L’elezione di Pasqua all’assemblea regionale arriva dopo un primo momento di incertezza che dava per eletto, invece, il candidato nelle file dell’Udc Nicky Paci.
Il terzo scranno sarà occupato da Giovanni Cafeo, il candidato del Partito democratico che si è attestato a 7.404 voti. Ex capo di gabinetto del sindaco Giancarlo Garozzo e componente della segreteria regionale del Pd, lo scorso anno il neo eletto onorevole è stato coinvolto in una vicenda giudiziaria con l’accusa di avere turbato l’aggiudicazione del servizio di alcuni asili siracusani in cambio di denaro e assunzione di personale. Degli oltre settemila voti di Cafeo, ben 1.363 gli sono arrivati da Carlentini, Comune rimasto orfano di riferimenti elettorali considerato che il primo cittadino Pippo Basso, compagno di partito di Cafeo, ha preferito ritirarsi dopo essere rimasto solo nella lista di Arcipelago Sicilia, poi non presentata in provincia.
Si è aggiudicata un seggio anche Rossana Cannata, la candidata avolese di Forza Italia con 6.836 voti, di cui 4.256 raccolti solo nel suo paese. La candidata, classe 1981, durante le ultime amministrative dello scorso 11 giugno aveva ottenuto 1.033 preferenze ed era stata eletta come consigliera comunale al fianco del fratello Luca, riconfermato primo cittadino della città della mandorla al primo turno a furor di popolo. Dentro, ancora una volta, anche Giuseppe Gennuso. Rosolinese 64enne, storico deputato all’Ars in tre precedenti legislature, è riuscito ad aggiudicarsi un seggio con 6.557 voti correndo con la lista Popolari e autonomisti per Musumeci presidente.
Restano fuori alcuni storici protagonisti dell’assemblea regionale fra le file dei siracusani come Bruno Marziano (4.795 voti) del Partito democratico e Vincenzo Vinciullo (6.829 voti) di Alternativa popolare. Escluso anche Gaetano Cutrufo (6.229 voti) del Pd che, come il candidato di Ap, nonostante abbia ottenuto un numero alto di preferenze non è riuscito ad aggiudicarsi il seggio perché a livello provinciale la lista non ha superato lo sbarramento del 5 per cento. Tagliati fuori anche tre dei cosiddetti impresentabili: il forzista Antonello Rizza (4.929 voti), ex sindaco di Priolo Gargallo arrestato durante la campagna elettorale nell’inchiesta sui presunti appalti pilotati e poi raggiunto da un divieto di dimora che gli ha impedito di fare campagna elettorale nel suo paese.
Non ce l’ha fatta nemmeno Giambattista Coltraro, il notaio augustano rinviato a giudizio con l’accusa di avere contribuito a rubare terreni a piccoli agricoltori. Era candidato nella lista dell’Udc e ha ottenuto 2.725 voti. Fine delle speranze anche per l’ex deputato Giuseppe Sorbello, sotto processo per voto di scambio aggravato e che durante le scorse amministrative nel Comune di Melilli, uscito sconfitto per soli sette voti, aveva denunciato delle irregolarità relative all’annullamento di alcuni voti.