Dopo la lettera aperta con cui l'associazione Ibiscus ha criticato le condizioni dei doni portati dallo staff del sindaco ai bimbi del reparto di Oncoematologia del Vittorio Emanuele, l'assessore Salvo Di Salvo e il consulente per le Politiche sanitarie del sindaco si scagliano duramente contro le critiche e parlano di polemiche sterili
Regali sporchi in ospedale, la risposta della giunta «Dottori hanno selezionato ogni singolo giocattolo»
«Trovo disgustoso inventarsi che i giocattoli distribuiti ai bambini negli ospedali sarebbero rotti e inusufruibili, soprattutto perché riguarda piccoli che soffrono e ho personalmente visto sorridere alla vista del regalo». Sono questi i toni utilizzati su Facebook da Francesco Santocono, consulente per le Politiche sanitarie del sindaco, che critica aspramente la lettera in cui l’associazione di volontari Lega Ibiscus aveva denunciato le condizioni poco igieniche in cui il sindaco e il suo staff avrebbero consegnato i regali per ai piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Ematologia oncologica pediatrica dell’ospedale cittadino Vittorio Emanuele. «Per chiarezza contro chi diffonde bufale così squallide – scrive ancora Santocono – i giocattoli (regalati da altri bimbi) sono stati prima adeguatamente selezionati dai responsabili sanitari degli ospedali (presenti alla distribuzione). Erano di buona qualità e perfettamente usufruibili. A proposito: chi parla a vanvera dov’era?».
Versione confermata anche dal direttore generale del presidio sanitario Paolo Cantaro che, in un comunicato stampa, spiega: «Abbiamo fatto una selezione e con il responsabile del reparto abbiamo deciso che i pelouches sarebbero andati ai bambini del day ospital e valutato l’appropriatezza degli altri doni che sono stati distribuiti». Anche l’assessore Salvo Di Salvo, seppur con parole diverse, ha stigmatizzato gli attacchi affermando: «La selezione, visto che si trattava anche di giocattoli non nuovi, donati da altri bambini, ha riguardato sia la loro qualità, sia la loro la pulizia e integrità». «Noi – continua Di Salvo – li abbiamo consegnati osservando tutte le prescrizioni dei responsabili dei reparti, indossando, quando necessario, mascherine, calzari e altre protezioni. E abbiamo escluso, da alcuni reparti, i pelouches. Cosa sia avvenuto dopo non possiamo saperlo. Di certo – conclude – non abbiamo visto nessuno dell’associazione Ibiscus quando abbiamo portato i doni dei bambini catanesi ad altri bambini catanesi».
Di parere completamente opposto il consigliere comunale di Catania Futura Agatino Lanzafame che, sulla bacheca Facebook di Santocono, ha commentato così il commento al vetriolo del responsabile Sanità: «Dottor Santocono mi dispiace ma non le è consentito, in nessuna veste, disprezzare una lettera piena di rabbia e di dolore che viene da un’associazione di familiari di bambini malati di leucemia». «In maniera più educata ed intelligente – chiosa il consigliere – senza boria e con tutta l’umiltà ed il tatto del caso, credo sia opportuno verificare cosa è successo, parlare con le famiglie interessate e, se è il caso, scusarsi. Abbiamo il dovere, come persone impegnate nella cosa pubblica di essere realmente prossimi ed umani. Questi toni, per favore, se li risparmi!».