Francesco Bivona stamattina ha trovato i quattro pneumatici della sua macchina a terra. Ha sporto denuncia contro ignoti. Negli ultimi anni l'amministrazione ha rivisto molti contratti di affitto di terreni per il pascolo. «Ma escludo che l'episodio possa essere ricondotto a questo settore», spiega a MeridioNews
Regalbuto, gomme squarciate ad auto del sindaco «Magari è qualcuno che ha ricevuto un diniego»
Le quattro gomme dell’auto a terra, squarciate. È quanto si è trovato davanti stamattina, sotto casa, Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto, in provincia di Enna. Subito il primo cittadino ha chiamato i carabinieri e ha sporto denuncia contro ignoti. «Non riesco a legare questo episodio a nulla di particolare – dice – quello che posso immaginare è una risposta a qualche diniego». Bivona, eletto l’anno scorso per un secondo mandato col sostegno di una lista civica e del Partito democratico, era già stato vittima di un’intimidazione nel 2009, quando, da consigliere comunale, si era visto bruciare la macchina. In quel caso non si riuscì a risalire agli autori del gesto.
Stamattina, intorno alle 7.30, il sindaco è sceso dalla sua abitazione, facendo la brutta scoperta. «Ovviamente la preoccupazione non è per il danno in sé – spiega a MeridioNews – ma ho una moglie e questi episodi creano un po’ di ansia». Negli anni scorsi l’amministrazione di Regalbuto ha rivisto molti contratti di affitto di terreni per il pascolo, riducendone la durata da dieci a sette anni. «Abbiamo messo mano a 640 ettari di proprietà del comune – spiega il primo cittadino – altri 220 ettari li abbiamo assegnati per la prima volta, ma, stando alle nostre verifiche, non abbiamo trovato gente malavitosa o con precedenti, qui ci conosciamo tutti».
Bivona quindi nega categoricamente che quanto successo stamattina possa essere ricondotto a questi interventi. «Io credo che il responsabile sia qualcuno che è poco incline con le scelte di questa amministrazione, magari che ha semplicemente ricevuto qualche no che non gli è piaciuto. Noi andiamo avanti per nostra strada». Spetterà ai carabinieri fare luce sull’episodio.