Si chiama Giuseppe Paternò Di Raddusa, ha 23 anni e recita da quando ha 14 anni. Tante piccole esperienze, e poi la scoperta del concorso online Nuovi comici, patrocinato dai due fratelli produttori. Così s'è inventato un disadattato del web, un giovane in cerca di una donna ricca con la quale contrarre un matrimonio, vista la crisi di questi anni. Con alcune caratteristiche, per esempio «che non voti Nichi Vendola». Guarda il video
«Ragazzo cerca femmina facoltosa» Da Catania alla conquista dei Vanzina
«Credo che l’unica cosa giusta da fare sia contrarre un buon matrimonio con una donna ricca». Webcam fissa sul viso, maglioncino fuori moda e occhiali da vista in cui si specchia lo schermo del computer. Giuseppe Paternò Di Raddusa, 23 anni, catanese emigrato a Milano, nel video che ha girato per Nuovi comici, il neonato progetto dei fratelli Vanzina, si presenta così, come un caso umano della Rete. Ed esattamente come le celebrità di Youtube si lancia in un accorato appello al mondo intero, per trovare la sua «femmina facoltosa». Con delle caratteristiche, ovvio, per esempio «che non voti Nichi Vendola sbotta Perché mi vanno bene tutti: mi va bene la Finocchiaro, mi va bene Bersani, mi va bene D’Alema, mi va bene Alfano, guarda, mi va bene perfino la Santanché, ma Nichi Vendola che palle, Nichi Vendola no». Ed Enrico Vanzina applaude, non al personaggio ma all’attore, gli dice che è bravo, lo paragona a Nanni Moretti. «Se dicessi che i complimenti non mi hanno lusingato mentirei», ride il giovane comico, tra i sette finalisti del concorso lanciato da Carlo ed Enrico Vanzina.
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«Recito dall’età di 14 anni», racconta Giuseppe. Nel frattempo, studia Editoria nel capoluogo lombardo e sogna di scrivere di cinema, «anche se è difficile, mica stanno aspettando me». L’idea, però, è di tornare all’ombra dell’Etna: «Spero di diventare abbastanza ricco da potermi permettere di vivere a Catania senza problemi», afferma. Non perché il costo della vita in città sia alto, ma perché adesso viverci significa non lavorare, «Catania è una fortezza che non si può assediare, tra dieci anni sarà ostaggio di pensionati e ragazzi che non hanno nessuna voglia di fare», polemizza. «Quando sono a Milano conto i giorni che mi separano dal tornare dice Ma più vado avanti più mi rendo conto che una vita giù è un’utopia». Eppure Giuseppe si dà da fare: «Ho preso parte a mediometraggi, piccole esperienze che mi hanno permesso di lavorare con professionisti di grande livello, faccio teatro, ho prestato la mia voce per il booktrailer di Roberto Zito e partecipato a letture pubbliche». Adesso, il tentativo di entrare nel circuito nazionale con il concorso dei due fratelli registi e produttori cinematografici. Girato, per puro caso, il giorno dell’insediamento del governo di Mario Monti, il suo «non voleva essere un video ridanciano, volevo essere divertente senza essere volgare».
Così il reietto che ha immaginato parla al popolo del web, «perché la fuori è pieno di persone che credono di poter trovare chi le prenda sul serio solo per il fatto che parlano davanti a una cam». Si tratta di persone «non troppo stabili», che dicono «scemenze che ritengono verità inattaccabili». Manifestano un disagio, esercitando il loro diritto di esprimere un’opinione. «Il mio personaggio è un cretino che non ha una vita al di là della porta di casa o dello schermo, non è una persona gradevole», spiega l’attore. Dal punto di vista professionale, «è stata una bella prova: mi sono immerso in un mondo che non conoscevo e l’ho scoperto sconfinato: questi video online hanno infinite visualizzazioni e infiniti commenti, molti dei quali cinici e pesanti».
Tra qualche giorno, Nuovi comici sceglierà il vincitore del concorso. «Io incrocio le dita sorride Giuseppe Se arriverà la mia occasione, bene; se così non fosse, hanno campato tutti, camperò pure io».