Punti nascita, le bugia del Governo Crocetta

Prosegue senza sosta la campana di disinformazione sulle donne siciliane in gravidanza costrette a partorire lontano dai centri dove vivono in seguito alla chiusura di ben 28 Punti nascita disposta dal Governo regionale di Rosario Crocetta.

Da giorni circola la notizia, priva di fondamento, che la Regione avrebbe fatto riaprire sette Punti nascita sui 28 chiusi: ed esattamente quelli di Pantelleria, Lipari, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e la Casa di Cura Attardi di Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento.

La prova che questa notizia è una bufala sta nel fatto che stamattina, presso l’Azienda ospedaliera ‘Civico’ di Palermo, alle otto e venti, Melina Bonomo, 30 anni, di Pantelleria ha dato alla luce la piccola Jiasmine.

Al contrario delle favole che si raccontano, Anna è stata costretta a lasciare la propria famiglia di Pantelleria – compreso un figlio di 18 mesi – e a trasferirsi a Palermo. Lontana da casa, lontana dagli affetti. Tutto a proprie spese.

Questi, al di là delle chiacchiere, sono i veri ‘risparmi’ della Finanziaria del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi.

Interessante anche un ‘parallellismo’: mentre Anna, per partorire al ‘Civico’ di Palermo, ha già speso circa 3 mila euro (ovviamente di tasca propria), il presidente Crocetta e l’assessore Bianchi erano riuniti a Palazzo d’Orléans – in linea d’aria, a meno di un chilometro di distanza – per programmare un’altra legge per spartire i 25 milioni della tabella H (già impugnata dal Commissario dello Stato, ma già pronta per essere ripresentata sotto mentite spoglie) non a chi fa vere attività culturali, ma a i soliti noti (affronteremo questo argomento in un articolo che pubblicheremo più tardi).

Questa è la Sicilia di oggi. Questa è la Sicilia di Crocetta e Bianchi. Una Sicilia che si è fatta scippare dal Governo nazionale 800 milioni di euro dal proprio bilancio per foraggiare le banche fallite e speculatori della finanza. E che, adesso, sta facendo pagare il conto ai siciliani. A cominciare dalle donne in gravidanza di Pantelleria (ma anche alle donne siciliane di altri 27 centri della nostra Isola) che, per far risparmiare la Regione, sono costrette, a proprie spese, ad andare a partorire lontano dai luoghi dove vivono. (a destra, Melina con la piccola Jasmine)

Anna, che oggi ha partorito Jiasmine (alla mamma e alla bimba gli infiniti auguri di LinkSicilia), ha avuto la possibilità di sborsare 3 mila euro e ha pagato. E chi non ha i soldi?

Si raccontano già di collette per pagare il viaggio. Nel caso di Pantelleria le donne sono pure fortunate. Perché a Trapani le ospita gratuitamente la Clinica Sant’Anna del dottore Pollina. Ma c’è da pagare comunque il viaggio. E c’è da considerare che di giorni ne possono passare due, tre e talvolta di più. Però il presidente Crocetta e l’assessore Bianchi hanno risparmiato. Non è questo l’importante?

Che strano: noi, leggendo la relazione della Corte dei Conti sulle spese della Regione abbiamo avuto la ‘sensazione’ che gli sprechi, nella sanità pubblica siciliana, si trovavano nascosti nelle ‘ricche’ forniture: dove non è chiaro comprendere se, per forniture, si debbano intendere i materiali sanitari ‘acquistati’ delle Aziende sanitarie e ospedaliere o se, invece, si tratta di ‘altre forniture’ che finiscono nel mondo della politica…

Intanto il Governo Crocetta (con il bravo assessore ‘romano’ Bianchi) sta risparmiando sulle donne siciliane in gravidanza. Sempre un risparmio è, no? (a sinistra, l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi)

Eh bravo l’assessore Bianchi, l’uomo dell’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano (altra panzanata): risparmiamo sulle donne in gravidanza, assessore, come nei Paesi civili. Lei non è forse stato mandato in Sicilia da Roma per insegnarci ad essere ‘civili’? Quante cose stiamo imparando da lei…

Fine della storia? Ma quando mai! C’è anche la favola della diagnostica. Anzi, per la precisione, dell’ecografia morfologica. E’ un esame che si fa alle donne in gravidanza. Qualcuno ha messo in giro la voce che a Pantelleria, presso l’ospedale, grazie alla Regione siciliana, è possibile effettuare l’ecografia morfologica.

Chi ha messo in giro la voce ha raccontato una mezza verità. Non è vero, infatti, che l’ecografia morfologica fatta in questa settimana è stata possibile grazie all’intervento dell’assessorato regionale alla Salute. Questa è una balla.

La verità è che l’ecografo c’e da tempo, ma nessuno lo sapeva usare. Per caso un medico di turno, proveniente da Trapani, ha scoperto la presenza dell’ecografo e, con l’aiuto di un altro medico ginecologo, ha evitato un’ennesimo stress alle mamme pantesche.

Di fatto, senza volerlo, chi ha ascritto alla Regione il ‘merito’ dell’ecografia morfologica ha fatto scoprire un possibile caso di malasanità: se l’ecografo c’era, perché non è stato utilizzato prima?

La verità è che la sanità pubblica siciliana è ormai un delirio. A dimostrarlo è proprio la vicenda, incredibile, della chiusura dei Punti nascita.

Ma cosa dice di questa storia la politica di Pantelleria? Non siamo alle porte della campagna elettorale per il nuovo Sindaco? C piacerebbe sapere, dopo tutte queste storie incredibili, chi si candiderà a nome del Governo regionale di Crocetta…

 


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