Si conclude oggi al centro Viagrande studios, la collaborazione tra il liceo statale E. Majorana di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, e l’associazione culturale Neon. La conoscenza è avvenuta nel corso dell’assemblea studentesca svoltasi nel mese di novembre dello scorso anno al teatro Metropolitan di Catania, per assistere allo spettacolo Anima mundi, […]
S. G. La Punta, studenti del liceo Majorana da spettatori ad attori protagonisti
Si conclude oggi al centro Viagrande studios, la collaborazione tra il liceo statale E. Majorana di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, e l’associazione culturale Neon. La conoscenza è avvenuta nel corso dell’assemblea studentesca svoltasi nel mese di novembre dello scorso anno al teatro Metropolitan di Catania, per assistere allo spettacolo Anima mundi, una realizzazione teatrale fuori dal comune, un pugno nello stomaco, dove attori claudicanti ballavano, persone con evidenti limiti fisici diventavano protagonisti di mirabolanti performance; per dirla con le parole di Chiara Tinnirello in Spazio Roversiano «si costruisce lo spettacolo sul farsi evento dell’attore, lui è il copione vivente e la storia da raccontare».
Di fronte a questo manifestarsi della vita, nelle sue molteplici e variegate forme, gli studenti sono rimasti rapiti, affascinati, coinvolti in modo profondo e duraturo. Pertanto, la conoscenza è diventata frequenza e, infine, amore. La frequentazione si è realizzata attraverso l’adesione al progetto Scuole aperte, finanziato dalla Regione Siciliana, dipartimento dell’Istruzione, con l’attuazione di un laboratorio di pedagogia esperienziale La gioia dell’esserci, animato dalla regista Monica Felloni, coadiuvata dall’aiuto regista Manuela Partanni, in qualità di esperte, e facilitato dalla professoressa Caterina Motta, in qualità di referente del progetto.
L’amore è sbocciato poiché gli alunni partecipanti hanno avuto modo di fare un’esperienza forte, trasportati dal potere della parola e, in particolare, della poesia, che, come afferma la dirigente scolastica Carmela Maccarrone nella prefazione alla raccolta che rappresenta il punto d’approdo del laboratorio, «svolge una potente azione pedagogica avendo un potere umanizzante, antagonista contro il dilagare della superficialità e dell’apatia». E dunque, come tante belle storie d’amore, anche questa si manifesta in forme tangibili, segni materiali di un mondo interiore che cerca realizzazione: lo spettacolo teatrale Libri e la raccolta di poesie Lasciare libera la scrittura.