Giornata da ricordare quella di ieri nella guerra contro il Covid. Non solo è iniziata la campagna vaccinale per una categoria tra le più deboli, ma è stata anche utilizzata la prima fiala del vaccino Johnson & Johnson. Mattina: «Siamo forse la prima città in Italia a vaccinare i senza dimora»
Primo giorno di vaccinazioni per i senza casa palermitani Costa: «Andremo ovunque a trovare e immunizzare tutti»
È stata aperta e somministrata attorno alle 19.30 di ieri la prima fiala in Sicilia del vaccino prodotto da Johnson & Johnson. Dosi che sono andate agli ospiti senza fissa dimora della Domus Carmelitana a Ballarò, dove una ventina di persone hanno ricevuto il vaccino che non ha bisogno di un richiamo per essere efficace.
«Dobbiamo mantenerci nel target – spiega il commissario per l’emergenza Covid nella provincia di Palermo, Renato Costa – Parliamo soltanto di persone che in assenza di patologie hanno dai 60 ai 79 anni intendiamo fare questa attività in modo assolutamente capillare, con l’aiuto dell’assessorato alla Cittadinanza sociale del comune di Palermo, con la Croce rossa, con i nostri medici che volontariamente vengono a prestare la loro opera e sono contentissimi di fare questo tipo di attività»
Il commissario promette anche un dispiego di forze, che comprenda anche medici, infermieri e anestesisti, tutti pronti all’intervento in maniera assolutamente volontaria. «Quando noi finiremo di lavorare, ogni sera, ci prenderemo un paio d’ore da dedicare a questa attività e poi ce ne torneremo in fiera, dove sapete che vacciniamo fino a mezzanotte. Continueremo giovedì – prosegue Costa – faremo una cosa a villa Zito, che ci è stata messa a disposizione della Fondazione Sicilia. Poi continueremo in tutti i quartieri, approfittando delle associazioni che in quei quartieri ci lavorano e conoscono queste realtà particolari. Andremo casa per casa, buco per buco, a trovare tutti in modo da potere immunizzare tutti. Intanto loro hanno diritto di essere vaccinati, inoltre immunizzare delle persone significa anche evitare la circolazione del virus».
«Oggi è un giorno importante perché questa forse è la prima città d’Italia in cui si iniziano a vaccinare le persone senza dimora – dice l’assessore alla Cittadinanza Sociale Giuseppe Martina – È un sistema di attenzione verso queste persone fragili che vivono per strada o sono nei dormitori, nelle strutture di accoglienza, ma anche una tutela perché essendo loro fragili potrebbero ammalarsi e contagiare altri. Ed è qualcosa di veramente importante, perché grazie all’amministrazione comunque di Palermo che l’ha chiesto, grazie al commissario Costa, all’Asp e alla Regione siciliana, lavorando tutti insieme raggiungiamo obiettivi importanti».
In fila per la sua dose c’è anche Melchiorre, un senza dimora che da qualche settimana vive in uno dei centri d’accoglienza. «Sono una persona intelligente e forte, non ho avuto mai problemi e non ho paura di niente – spiega – Certo, non mi metto nella mischia, sto da parte, mi guardo intorno. Sono una persona grande d’età, sono responsabile. Se avessimo rispettato tutti le regole oggi non ci sarebbero stati tutti questi contagi. Tutti devono vaccinarsi, per salvaguardare l’umanità, perché ormai tutto è fallito, ormai tanti sono diventati poveri come noi e la politica deve aiutarli».
«La buona notizia è che sono arrivati dei vaccini – conclude Costa in parte in prestito, mercoledì arriverà una fornitura ancora più importante per cercare di raggiungere al più presto possibile quella quota di sicurezza che qualcuno chiama immunità di gregge e riappropriarci della nostra vita».