Ci sono tre siciliani tra i 28 presidenti delle commissioni parlamentari appena eletti: anna finocchiaro (pd), ignazio la russa (fratelli ditalia)e giuseppe maria marinello (pdl), di sciacca.
Presidenti commissioni parlamentari: tre siciliani. Donne e M5S sottorappresentati
Ci sono tre siciliani tra i 28 presidenti delle Commissioni parlamentari appena eletti: Anna Finocchiaro (PD), Ignazio La Russa (Fratelli dItalia)e Giuseppe Maria Marinello (PdL), di Sciacca .
A conti fatti la Sicilia nel governo Letta circa pesa per un 10% e cioè, più o meno quanto è la percentuale dei siciliani residenti in Sicilia rispetto al totale degli italiani residenti in Italia . Su 22 ministri (compresa la presidenza), 40 viceministri e sottosegretari e 28 presidenti di commissioni, per un totale di 90 poltrone eccellenti, dieci (due delle quali alla stessa persona, Angelino Alfano quale Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Interni) sono state assegnate a uomini e donne siciliani.
Se nellassegnazione dei ministeri le donne sono rappresentate per la prima volta in numero meno limitato del solito, nelle commissioni sono sottorappresentate: solo 3 su 28, finora. Peggio è andata per il maggior partito dopposizione, il Movimento Cinque Stelle, al quale è stata assegnata una sola presidenza di commissione, e cioè quella della Giunta per elezioni della Camera, nella quale è stato eletto il pugliese Giuseppe DAmbrosio, (nella foto tratta da www.andriaviva.it) che a soli 35 anni è anche il più giovane presidente di Commissione dellattuale Parlamento. Nato ad Andria il 29 aprile 1978, è laureato in professioni sanitarie della riabilitazione. E un grillino della prima ora e fa il fisioterapista. In unintervista rilasciata al quotidiano La Stampa ha confermato che voleva fare il prete ed è stato in seminario dagli 11 ai 18 anni.
Ancora da assegnare le commissioni per le quali i grillini hanno dato battaglia: il Copasir e vigilanza Rai (bicamerali). Intanto infuria la polemica sulle vicepresidenze alle stesse commissioni, dove invece il M5S è riuscito ad essere ampiamente rappresentato, tranne alla cultura. Soprattutto Sel e Fratelli dItalia (ambedue allopposizione ma con numeri molto più modesti del M5S) hanno fortemente criticato il comportamento movimento di Grillo tacciandolo di poltronismo.
La risposta non si è fatta attendere dai parlamentari M5S come riporta una nota dellAnsa di ieri sera:
“A chi dice che il M5S ha fatto man bassa di posti in commissione, non è esagerato rispondere con la rivendicazione della presidenza delle commissioni di vigilanza Rai e del Copasir. Non lo diciamo noi, ma gli italiani, con i quasi 9 milioni di voti dati al movimento”.
Ancora dalla nota Ansa, I deputati del M5S rivendicano i posti “in quanto unica opposizione” reale e chiedendo se la loro esclusione dalla commissione Cultura derivi dalla volontà di abrogare la legge sul finanziamento all’editoria.
Lo stesso DAmbrosio, sempre a “La Stampa”, ha commentato così laccusa di poltronismo da parte di Sel E ridicolo. Oggi è stata lennesima vittoria del grande inciucio. Basta andare a leggere i nomi di chi guida le commissioni.