Un aumento dei contributi da versare a fronte di pensioni che si prospettano sempre più misere. È il rischio che corrono i legali italiani secondo Fabio Cantarella, avvocato di professione e componente della segreteria nazionale della Lega Matteo Salvini
Preoccupa la riforma della previdenza degli avvocati Cantarella: «Già sofferenti, attendiamo le elezioni»
«L’avvocatura, come tutte le libere professioni e in genere le attività autonome, ha attraversato e sta attraversando un periodo di grande difficoltà a causa di tutte le emergenze che si susseguono dal 2020 e sono ancora in corso. In questo quadro già tragico si viene a inserire una riforma della previdenza lacrime e sangue, in corso di votazione in cassa forense il 16 settembre e il 28 ottobre, che prevede un aumento dei contributi da versare per gli avvocati a fronte di una contestuale diminuzione delle pensioni future».
A lanciare l’allarme è Fabio Cantarella, avvocato di professione e componente della segreteria nazionale della Lega Matteo Salvini. «Questa drammatica riforma – continua – nonostante nel 2021 sia stato approvato il miglior bilancio consolidato della cassa forense con un patrimonio cresciuto a oltre 15 miliardi di euro, viene portata avanti per rispettare una norma introdotta dalla ministra Elsa Fornero».
Cantarella promette battaglia, sottolineando la necessità di rivedere la norma «rendendola meno stringente e permettendo di utilizzare il patrimonio dell’ente, in continua crescita, per riacquistare la sostenibilità negli anni in cui dovesse mancare l’equilibrio tra entrate contributive e uscite pensionistiche». Notevole insomma la preoccupazione per le prospettive future di chi sceglie, in Italia, di diventare legale. «Chiedo pertanto alla Cassa Forense – prosegue Cantarella – di attendere l’insediamento del nuovo parlamento prima di approvare una riforma tanto inutile quanto irreversibile che aggraverà la situazione economica già precaria della maggior parte degli avvocati».