I carabinieri sono riusciti a risalire all'identità di due membri del gruppo che, la notte tra il 2 e il 3 dicembre 2015, ha assaltato il capannone della ditta Celertrasporti, a Pace del Mela. A incastrarli le videocamere del rifornimento dove sono andati a mettere benzina. Si tratta di due catanesi. Proseguono le indagini
Porto Catania, trovati mezzi rubati nel Messinese Pala gommata e autocarro presi da cantiere edile
Due persone sono state arrestate dai carabinieri di Milazzo, con l’accusa di essere tra gli autori di un furto da oltre 200mila euro compiuto ai danni della ditta Celertrasporti, di Pace del Mela, in provincia di Messina. Il colpo è stato effettuato nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 2015. Quando a entrare in azione furono almeno cinque persone a volto coperto.
A indagare in questi mesi sono stati i militari del Nucleo radiomobile, in collaborazione con il Ris di Messina. Le indagini hanno portato a un provvedimento di custodia cautelare in carcere per Carmelo Viglianesi, 57enne originario di Catania – con un precedente per reati simili, relativo all’arresto avvenuto il 25 aprile 2016 quando l’uomo fu fermato in flagranza di reato, mentre stava compiendo un furto in una masseria di Pozzallo, nel Ragusano – e al divieto di dimora in Sicilia, per il 22enne incensurato B.F. Le misure sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta del procuratore Emanuele Crescenti e del sostituto Alessandro Liprino.
Stando alla ricostruzione degli investigatori, che si sono basati anche sulle registrazioni effettuate dalle telecamere di videosorveglianza e sulle informative relative ai passaggi nel territorio mamertino di pregiudicati catanesi, i due sarebbero entrati nel capannone della Celertrasporti, rubando materiali edili e merci di varia natura, ma anche un autocarro e una pala gommata. Questi ultimi mezzi sono stati rinvenuti nel porto di Catania e sono stati restituiti ai proprietari. Viglianesi e il complice sono stati incastrati perché sono andati a fare rifornimento di benzina a uno dei mezzi.
A motivare il divieto di dimora per il 22enne, il fatto che l’auto noleggiata per arrivare nella località messinese era stata già stata segnalata in diverse zone dell’Isola. Presumibilmente, per pianificare altri colpi.