«Un ulteriore passo verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina». Definisce così una nota del ministero dei Trasporti l’approvazione di un emendamento al decreto legge Infrastrutture, avvenuta durante l’esame delle commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera, che inserisce la società Stretto di Messina spa tra le stazioni appaltanti qualificate. «Questa misura mira ad accelerare un’opera prioritaria […]
Ponte sullo Stretto, la società diventa stazione appaltante. Salvini: «Ok definitivo entro l’estate», in collaborazione col Giappone
«Un ulteriore passo verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina». Definisce così una nota del ministero dei Trasporti l’approvazione di un emendamento al decreto legge Infrastrutture, avvenuta durante l’esame delle commissioni Ambiente e Trasporti alla Camera, che inserisce la società Stretto di Messina spa tra le stazioni appaltanti qualificate. «Questa misura mira ad accelerare un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale», continua la nota. Il tutto mentre il ministro Matteo Salvini incontra al ministero giapponese delle Infrastrutture e dei Trasporti il collega Hiromasa Nakano, per firmare un memorandum di collaborazione sulla costruzione, gestione e manutenzione di ponti a campata unica. «Entro l’estate conto che ci sia il via libera definitivo al Ponte», dichiara Salvini.
L’inserimento di diritto della società non è un caso inedito: era già successo per altre grandi opere ed eventi, come con la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 spa e la Giubileo 2025 spa, per assicurare un iter più rapido. Questo passaggio consente alla società di operare come stazione appaltante in fase di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici funzionali all’attività da compiere e, così, «di procedere con maggiore celerità allo svolgimento delle attività necessarie per la realizzazione del Ponte». Gemello, almeno nelle idee del governo, di quello giapponese dello Stretto di Akashi, il secondo ponte sospeso più lungo al mondo: alto quasi 283 metri e lungo quasi quattromila metri, con una campata principale da quasi duemila metri.
«Il ponte sullo Stretto di Messina, 15 anni fa, sarebbe stata una grande opera di ingegneria non risolutiva – commenta il ministro Salvini – perché univa due realtà infrastrutturali arretrate, Sicilia e Calabria. Oggi, invece, sarebbe un non senso economico non fare il ponte, perché stiamo investendo 20 miliardi in Sicilia e altrettanti in Calabria per l’ammodernamento della rete stradale e ferroviaria», aggiunge, riferendosi ai cantieri tra Palermo, Catania e Messina. Ma non solo. «C’è la progettazione in corso per arrivare da Salerno a Reggio Calabria – conclude – oggi un treno merci per attraversare quei tre chilometri ci mette 180 minuti, a Ponte operativo diventano 15».