Il centrodestra domina anche in Sicilia, attirando su di sé più di un voto su tre fra quelli espressi, ma guardando nel dettaglio si può dire senza tema di smentita che nell’isola il partito più votato resta il Movimento 5 stelle. È questo il dato che arriva dallo scrutinio dei voti alla Camera. I dati non sono ancora definitivi ma il trend sembra segnato. I verdetti sembrano definiti anche per quello che concerne l’assegnazione dei seggi all’uninominale.
Nella circoscrizione Sicilia 1, suddivisa in più collegi e facente rierimento alla parte occidentale della regione, il centrodestra nel complesso supera il 35 per cento, con Fratelli d’Italia che si avvicina al 18 per cento e Forza Italia che si spinge sopra l’11 per cento. Molto male la Lega, che, ricalcando il risultato deludente ottenuto nel resto d’Italia, in Sicilia rimane sotto al cinque per cento. A non sorridere è anche il Partito democratico: del 17 o poco più per cento ottenuto dal centrosinistra, i dem si accaparrano circa il 12,50 per cento. Cifre che confermano lo stato di salute non ottimale del partito di Letta. Chi di certo può sorridere è Giuseppe Conte: il capo politico del Movimento 5 stelle, nella parte occidentale della Sicilia, si spinge oltre il 30 per cento, un risultato che gli analisti politici difficilmente avrebbero previsto alla vigilia del voto. Nella circoscrizione Sicilia 2, il quadro è leggermente più smussato ma nel complesso si porta dietro gli stessi verdetti: il centrodestra ottiene oltre il 37 per cento, con Fratelli d’Italia che si aggira al 20 per cento, mentre il Movimento 5 stelle resta primo partito accaparrandosi più di un voto su quattro. Il Pd, a oriente, fa anche peggio restando sotto il 12 per cento, venendo superato – se il trend verrà confermato – anche dalla lista nazionale che fa capo a Cateno De Luca: il candidato presidente alla Regione, con la lista De Luca sindaco d’Italia supera il 12 per cento nella circoscrizione Sicilia 2, mentre in quella Sicilia 1 si avvicina all’otto per cento. Guardando agli altri partiti, il dato che emerge è che l’alleanza Calenda-Renzi in Sicilia nel complesso si muove intorno al cinque per cento, mentre a sinistra è flop per la formazione Unione Popolare, che non dovrebbe arrivare all’un per cento.
L’attenzione è rivolta chiaramente anche all’assegnazione dei seggi dell’uninominale, dove la sfida è stata tra i singoli candidati scelti dalle coalizioni. Nel Catanese, ottiene la conferma in Parlamento, ma nel ramo diverso rispetto a quello in cui è stata nell’ultima legislatura, Valeria Sudano. L’esponente leghista, con quasi il 36 per cento, vince la sfida nel collegio di Catania con il cinquestelle Luciano Cantone. In quello di Acireale stravince il candidato di centrodestra Francesco Ciancitto, con oltre il 40 per cento. Sorpresa nel collegio di Messina, dove il candidato di Cateno De Luca, Francesco Gallo, supera la deputata uscente del centrodestra Matilde Siracusano. Il centrodestra fa man bassa anche negli altri uninominali della circoscrizione Sicilia 2: a Barcellona vince Tommaso Calderone, che così dall’Ars volerà a Montecitorio, a Ragusa si afferma il segretario leghista Nino Minardo, mentre a Siracusa, l’ex sindaco di Avola Luca Cannata batte l’ex sindaca di Augusta Cettina Di Pietro, in quota cinquestelle, mentre finisce terza Lucia Azzolina, l’ex ministra dell’Istruzione candidata con il centrosinistra.
Affermazioni del centrodestra quasi all’unanimità anche nella circoscrizione Sicilia 1: a Bagheria, l’ex ministro Saverio Romano sfiora il 40 per cento, mentre a Palermo Resuttana è Carolina Varchi la candidata destinata a vincere, superando il cinquestelle Leonardo Salvatore Penna. Seggio assicurato anche per la compagna di Silvio Berlusconi, Marta Fascina, piazzata dal leader di Forza Italia a Marsala, in quello che si è confermato un seggio sicuro per il centrodestra. Ad Agrigento vince Calogero Pisano, mentre Michela Brambilla prende il seggio nel collegio di Gela. Vincono invece i cinquestelle nel collegio Palermo-Sette Cannoli dove Davide Aiello, stacca Gabriella Giammanco (centrodestra) ed Erasmo Palazzotto (centrosinistra).
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